Spinella eretico tra Freud e Marx di Mirella Serri

Lo scrittore morto a 76 anni Lo scrittore morto a 76 anni Spinella, eretico tra Freud e Marx « MILANO A LTO, magro, i lunghi cali pelli sottili grigi: la sinir\ stra italiana che negli Anni LMÌ 60-70 affollava convegni, dibattiti, case della cultura di Roma e di Milano se lo ricorda così, lo scrittore e critico letterario Mario Spinella, con i suoi interventi sempre polemici, con i suoi appassionati interessi di protagonista curioso: la letteratura, la psicoanalisi, ma soprattutto e sempre la politica. Spinella, nato e Varese nel 1918, è scomparso l'altro ieri sera all'ospedale Fatebenefratelli di Milano: da tempo era sofferente di cuore. I funerali si terranno domani alle 11. Nel 1987 aveva vinto il premio Viareggio con il suo ultimo libro pubblicato che è anche il suo romanzo più celebrato dalla critica: Lettera da Kupjansk. In questi ultimi tempi, dopo aver avuto un primo infarto, stava rivedendo un romanzo appena terminato, Rock. Anche quando era impegnato nella scrittura dei suoi libri, Spinella non mancava di dedicare parte rilevante del suo tempo alla politica. Ancora domenica scorsa aveva pubblicato il suo ultimo articolo per l'Unità, un commento ai risultati elettorali in cui citava una frase di Gramsci, per lui un punto di riferimento da sempre: «Non ridere non piangere ma cercare di capire». Oltre alla collaborazione assidua con il quotidiano pidiessino, negli ultimi anni Spinella aveva trasfuso la sua passione civile nella militanza nei movimenti antinucleari e pacifisti e la sua curiosità intellettuale nei saggi per la rivista di psicoanalisi e letteratura Il piccolo Hans di cui è stato fondatore. Lo scrittore aveva studiato lettere alla Normale di Pisa dopo aver vissuto negli anni gio- Lo scrittore Ma vanili a Messina. La sua iniziazione antifascista era nata dall'amicizia con Giaime Pintor e dall'interesse per il liberalsocialismo di Guido Calogero e Aldo Capitini. Ventiquattrenne, aveva partecipato alla campagna di Russia con l'Armir e subito dopo era stato partigiano a Firenze. Consigliere culturale di Togliatti, era stato anche direttore della scuola di partito alle Frattocchie. Nel dibattito interno del pei aveva spesso assunto posizioni aperte contro il settarismo di chi respingeva le tendenze neopositivistiche ed esistenzialistiche, condannandole come antimarxiste e borghesi, e aveva coniato la formula «Specialismo più politica». l ' ario Spinella Tra il '68 e il '70 cominciò a prendere le distanze dalla linea ufficiale del pei, pur continuando a collaborare a l'Unità e a Rinascita. o Spinella La letteratura sperimentale, l'approdo al «Gruppo 63» e successivamente la fondazione di Alfabeta con Leonetti, Eco, Maria Corti e Balestrini sono le ulteriori tappe della sua intensissima attività culturale. L'esordio narrativo era avvenuto con il racconto Sorella H, libera nos, seguito nel '71 da Conspiratio oppositorum. Polemico, battagliero, ma incapace di rancori e di inimicizie personali, lo ricorda cosi il poeta Edoardo Sanguineti: «Non so dire esattamente quando l'ho conosciuto, forse a qualche dibattito in sedi di partito; poi ci siamo visti spesso alle riunioni del Gruppo 63 e siamo diventati amici, un legame durato negli anni. Era straordinario per la larghezza dei suoi interessi culturali che andavano dalla psicoanalisi alla storia sociale alla musica». Mirella Serri

Luoghi citati: Firenze, Lto, Messina, Milano, Roma, Russia, Varese, Viareggio