«Così ricordo la mamma»

«Così ricordo la mamma» «Così ricordo la mamma» PALERMO. Serena ricorda abbastanza bene la mamma: «I capelli ce li aveva biondi», dice davanti a una telecamera e a un giornalista del Tg5, che la sta intervistando. «E aveva anche gli occhi cele-. sti», aggiunge subito la bimba. Serena ricorda meno bene il papà. Forse lo ha visto molto meno della mamma. Ma una cosa a Serena è rimasta impressa molto bene, nella sua mente infantile. E la spiega davanti alla telecamera del telegiornale di Mentana. Ricorda, soprattutto, di quando i genitori la portavano «alle giostre, a vedere i vestiti e poi a mangiare il gelatino». E qualche volta Serena li sogna: «Certe volte sì, mi capita, certe volte no. Quando li sogno mi dicono di non far disperare la nonna, di fare la brava. E basta». gno 1991, quando papà e mamma furono trucidati davanti al suo asilo. La decisione dei giudici ha però immediatamente suscitato un coro di polemiche. La nonna paterna di Serena, Salvatrice Castelli, cui la piccola è stata affidata, non vuole che la nipotina vada a testimoniare: «Non deve andare in Tribunale, non può sopportare un altro trauma», dice la donna, «ancora oggi Serena risente di quel dramma, ricorda quel che successe allora ed in questi giorni, suo malgrado, ha visto in televisione dei servizi che parlavano di lei. Non credo che sia necessaria la testimonianza della bambina perché quel che aveva da dire lo ha detto subito dopo la morte di mio figlio. Serena - spiega la nonna - quando vede armi o divise di poliziotti e carabinieri ha qualche problema, ed attualmente è seguita da una neuropsichiatra anche lei dell'avviso che la bambina non deve testimoniare». E' una convinzione che viene condivisa da alcuni tra i più importanti neuropsichiatri infantili, che giudicano «dannosa per la bambina e inutile ai fini del processo» la decisione della Corte d'Assise di Palermo. Per Gabriel Levi,

Persone citate: Gabriel Levi, Salvatrice Castelli

Luoghi citati: Mentana, Palermo