Mussolini «Ho spento la tv» di Maurizio Tropeano

Mussolini: «Ho spento la tv» Mussolini: «Ho spento la tv» «Terribile vedere l'oltraggio al nonno» braccio, con una stretta di mano fra le opposte fazioni sarebbe un fatto positivo». La morte di suo nonno se l'immagina così? «No. Io ho avuto solo una formazione sui libri di storia, ma una cosa è la lettura un'altra sono le immagini. Vedere la folla inferocita contro mio nonno mi ha fatto male, ma capisco anche che se la sono presa con lui come il simbolo di un'epoca». A vedere la trasmissione con lei c'era anche suo padre Romano Mussolini? «No, papà l'ho sentito per telefono. Lui la trasmissione non l'ha vista, si è rifiutato, lo capisco Poi gli ho chiesto se avevano fatto bene a fare questa trasmissione e lui mi ha risposto: "In fondo è storia". E io sono d'accordo con lui quando dice che quelle immagini non devono essere usate per la strumentalizzazione politica dell'attua¬ lità». A che cosa si riferisce? «Mi ha fatto arrabbiare quel giovane pidiessino che durante la trasmissione parlava senza pietà, giustificava quelle immagini. Sono passati 50 anni e bisogna superare quelle divisioni». Onorevole ma lei non dimentica i partigiani fucilati, gli ebrei deportati, le torture? «Quelle dell'altra sera erano immagini crude che riprendevano le violenze di tutte e due le parti. Certo ho visto le immagini dei partigiani uccisi e proprio per questo sono convinta della necessità di una pacificazione nazionale. Ma qualcuno sembra non capire, rilancia l'odio come se la Storia non ci avesse insegnato niente. E' ora di fare passi verso la pacificazione». Allora per lei fascismo e Resistenza sono sullo stes¬ so piano? Non c'è nessuna differenza fra chi ha portato l'Italia alla guerra e chi l'ha liberata dai nazi-fascisti? «No, nessuna differenza, le vittime sono uguali di qualunque colore siano. E' ora di superare l'odio». Lei ad esempio incontrerebbe il partigiano che ha sparato a suo nonno? «Devo essere sincera, è una cosa difficile. Istintivamente ho delle reazioni negative, come penso tutti quelli che hanno avuto qualche familaire ucciso. Io non posso dimenticare l'oltraggio a mio nonno. Sono umana e la mia pietà è limitata. Certo però sono convita della necessità di superare il dato personale. Ecco, vorrei proprio che il 25 aprile ci fosse un gesto diverso da parte dello Stato, non basta più celebrare la Resistenza». Maurizio Tropeano

Persone citate: Mussolini, Romano Mussolini

Luoghi citati: Italia