E torna a fischiare il vento di sinistra di Filippo Ceccarelli

E torna a fischiare il vento di sinistra E torna a fischiare il vento di sinistra I progressisti preparano una «gigantesca» manifestazione contro la nuova destra Quindi - come era prevedibile - è stata la volta di Alessandra Mussolini e del suo 25 aprile presentato dapprima in modo genericamente ecumenico, con tanto di «valori della pace, della libertà, dell'unità della Patria», poi blindato con un accenno maligno rivolto a chi «nel buio della storia cerca di trovare una rivalsa impossibile sulla sconfitta elettorale». La svolgersi proprio nei giorni in cui Berlusca ha appena ottenuto l'incarico, ecco, ieri la storia quasi cinquantennale dell'anniversario ha aggiunto un altro capitolo. Tanto più sintomatico se si considera che il 25 aprile di quarant'anni orsono era del tutto ovvio e forse persino fruttuoso dal punto di vista propagandistico stabilire un'analogia tra la Resistenza e il Risorgimento. Come pure fa riflettere che già trent'anni fa, cioè nel 1964, Farri lamentava «le celebrazioni che lasciano spesso indifferenti, quando non infastidiscono». Mentre le differenze sono ancora più vistose con il 25 aprile del 1974, quando la Resistenza venne richiamata contro le Br del sequestro Sossi. Infine l'ultimo Pertini, nel 1984. Nel 1994 l'appello del Manifesto non è rimasto infatti senza risposta. Cossutta, per il quale ancora fischia il vento, e bisogna battere «l'ondata reazionaria che potrebbe scardinare la Repubblica e sovvertire la Costituzione» e fare in modo che «nasca e cresca nel Paese la nuova Resistenza antifascista, per la democrazia e per l'alternativa». Frasario, onestamente, così d'altri tempi da augurarsi che sia frutto di propaganda. Pannella, comunque, ha risposto con regolarissima, provocatoria verve annunciando che per la prima volta il 25 aprile sarà festeggiato - «a modo nostro e da soli» - anche dai militanti libertari e riformatori. E questo perché la ricorrenza «è stata sequestrata dall'arco costituzionale e festeggiata da quegli antifascisti che poi in Parlamento si comportavano come fascisti». LA NIPOTE DEL DUCE MARTEDÌ' sera ero sola in casa e ho spento la televisione subito dopo le prime immagini di piazzale Loreto. In passato avevo visti alcuni spezzoni, ma non quelle scene così crude, violente. Ho avuto paura e ho chiuso la tv, quasi fosse un nemico da cui scappare». Alessandra Mussolini, nipote del duce, ha saltato la prima di Combat film, poi la curiosità l'ha vinta e ha visto la replica «ma stavolta c'era tutta la famiglia, c'era mio marito, mi sono sentita più tranquilla. Onorevole Mussolini che cosa l'ha colpita di più delle immagini girate dalla V armata americana? «La cosa più raccapricciante è stato il fatto che gli americani hanno messo la testa di Claretta accanto a quella di mio nonno come se si trattasse di un film. E' stato crudele, orribile: hanno spettacolarizzato una tragedia». A sinistra, ArQui accanto, Sotto, l'ex prdella Repubbl novità del 1994 sta semmai nel fatto che questa sua dichiarazione si trovava nello stesso dispaccio Ansa in cui si dava conto della «sdegnata protesta» dell'Anpi, comitato regionale lombardo, contro il programma di Rail. Preceduto da Piero Fassino, secondo cui «il 25 aprile dovrà essere davvero il giorno della '.iterazione: liberazione da chi Alessandra Mussolini Che cosa vi siete detti voi familiari? «Ogni commento era superfluo, eravamo come rapiti da quelle immagini. C'era silenzio, non si fiatava. Io mi sono sentita coinvolta in modo violento, ma adesso credo che dopo cinquant'anni se si riuscisse a sciogliere tutte quelle tensioni con un ab¬ mando Cossutta Marco Pannella" residente lica Sandro Pertini vorrebbe farci dimenticare cosa furono il fascismo e il nazismo», il segretario Occhet.to ha aderito «foto corde)) alla manifestazione, definita «di massa e unitaria, di tutte le forze democratiche e antifasciste». E alla fine pure il ministro uscente della Difesa Fabbri ha voluto dire la sua. Filippo Ceccarelli