Guerra all'immobiliare Ghirardi di Ezio Mascarino

Gli inquilini extracomunitari accusano: per il proprietario è tutto in regola Gli inquilini extracomunitari accusano: per il proprietario è tutto in regola Guerra all'immobiliare Chirardi Cifre da capogiro per alloggi inabitabili Sul tetto le antenne paraboliche delle tv sono orientate per ricevere i programmi dal Marocco, dalla Tunisia, dall'Egitto. «E' un modo per sentirci più vicini a casa; poi, alla sera, seguiamo le preghiere e le letture del Corano», racconta Mohamed, 25 anni. Lavora ai Mercati generali. Casse di frutta e verduta scaricate da Tir che spesso arrivano dal Sud. Trenta, quaranta, qualche volta cinquantamila lire al giorno. Vive in via Belfiore 49, con altri sette extracomunitari, in un alloggio di due camere. Pareti scrostate che trasudano umidità. Brande, materassi, coperte ammucchiate su una sedia sotto la finestra. In cucina una stufa a gas, due pentole con riso e carne. Il gabinetto è sul ballatoio. «Cinquecentomila lire al mese, più le spese», mormora Mohamed. «Un'offesa», dice il dottor Luciano Bauco, dirigente il commissariato Nizza. Poco distante c'è un altro palazzo, via Saluzzo 43. Pochi giorni fa gli agenti di polizia sono intervenuti per sgomberare 80 extracomunitarti che vivevano in una cantina. Un locale di circa 150 metri quadrati, una sola porta d'ingresso, una finestrella con grata che si affaccia sul cortile. Affittata ad uso «deposito», per sei milioni l'anno. «Una sistemazione bestiale», commentò il capo dell'ufficio stranieri, Antonio Baglivo. Proprietario dei palazzi di via Saluzzo e di via Belfiore è Remo Ghirardi, 51 anni. Si difende: «Affitto a una persona; se poi quella si porta in casa settanta amici che colpa ho io?». La polizia ha però il sospetto che sfrutti questa situazione. Il dottor Bauco dice che «forse fa pagare i posti letto». L'avvocato Gian Andrea Giordano, difensore di Ghirardi, nega tutto: «Non ci possono essere sospetti o accuse senza prove». In questi giorni gli uomini del commissariato Nizza hanno inviato al magistrato dottor Arnaldo Di Balme, presso la Pretura, un rapporto dì alcune pagine. Illustrano la situazione di quei due palazzi: sono 153 i residenti, una sessantina gli extracomunitari regolari. Raccontano che Ghirardi non ha pagato la bolletta del quarto trimestre '93 per l'acqua e l'Acquedotto municipale ha mandato i tecnici in via Belfiore per sospendere l'erogazione. Per evitare che molte persone (40 uomini, 25 donne, 25 gli extracomunitari) rimanessero senz'acqua è intervenuto il sindaco. Gli inquilini del palazzo ora accusano il loro padrone di casa: «Noi a lui i soldi li abbiamo dati». Hanno esibito le ricevute, tutte allegate al rapporto inviato al magistrato. La polizia ha denunciato Ghirardi per «appropriazione indebita». Ieri mattina gli agenti hanno perquisito il suo ufficio, al piano rialzato di corso Raffaello 27. Era presente anche il legale di Gherardi: «Nulla di grave, cercavano solo documenti relativi al procedimento giudiziario». Sul portone di via Belfiore da giorni ci sono manifesti e striscioni di protesta: «Sindaco se ci sei batti un colpo». «Basta, non ce la facciamo più». «Il padrone di casa deve rendere abitabile questa casa». Ora anche l'Enel minaccia di sospendere l'allacciamento: l'impianto è vecchio e fuori legge. Da anni in quei due palazzi pensionati ed operai convivono con gli extracomunitari: «Senza problemi. Noi non ce l'abbiamo con questi poveri diavoli che vivono in condizioni disumane, ma con chi fa vivere noi e loro in questa realtà». Remo Gherardi allarga le braccia: «Io stipulo regolari contratti, con una sola persona». Sono le stesse parole di Mariano Geraci, «re della casbah», che da anni affitta stanze ad extracomunitari. Magistratura e polizia vogliono ora far chiarezza sui palazzi di via Belfiore e via Saluzzo. Gli inquilini di via Belfiore notti fa sono scesi in strada, una fiaccolata contro il padrone di casa: «Oltre il portone c'è l'inferno». Ezio Mascarino Pareti scrostate che trasudano umidità «Mezzo milione al mese più le spese» La polizia ha inviato un rapporto sugli immobili affìttati a immigrati dal Marocco e dalla Tunisia

Luoghi citati: Egitto, Marocco, Nizza, Tunisia