Accessori lume le buone idee di R. Vii.

Accessori lume le buone idee MERCATO Nell'industria della componentistica spicca un settore ricco di inventiva Accessori lume le buone idee La torinese Fapa guida la carica neiportascì TORINO. Nel vasto settore della componentistica per autoveicoli, che in Italia vale 18 mila miliardi di lire di fatturato e dà lavoro a 140.000 persone (quasi 150 mila miliardi in Europa, con un milione di occupati), quella degli accessori, pur non rappresentando una voce trainante come entrate, risulta stimolante sul piano industriale. Essa comporta, infatti, grande ir> ntiva nella realizzazione dei p<\ -,o,t'. E' un mercato che vale glob.. mente qualche centinaio di miliardi di fatturato (non esistono statistiche ufficiali), al quale sono però interessati nel nostro Paese - secondo una stima dell'Anfia - oltre 2000 accessoristi. E' un settore molto raggrup pato e il fatturato complessivo viene conteso fra poche società. Fra queste figura la Fapa di Torino, che ò riuscita a conquistarsi, nel ramo in cui opera (portasci, portabiciclette, portabagagli ecc.), una fetta di mercato del 20% in Europa (Italia compresa) e del 55% nel Paese. Con 24 miliardi di lire di fatturato nel 1993 (25% all'esportazione) e una previsione di oltre 30 miliardi per quest'anno, di cui il 32-35% sarà esportato, è la terza realtà mondiale del settore, dietro la svedese Thule (85 miliardi di fatturato) e la giapponese Inno con 35 miliardi. Il traguardo è di arrivare, entro cinque anni, a 50 miliardi. «La punta di diamante della nostra produzione - spiega l'amministratore delegato Chevallard - è rappresentata dai diversi modelli di portasci, che rappresentano oltre la metà del fatturato. Molto successo hanno ottenuto quelli magnetici, che negli ultimi tre anni hanno guadagnato costantemente quote di mercato in Italia e nei principali Paesi europei. Oggi vendiamo bene anche negli Stati Uniti, in Canada e in Giappone e abbiamo iniziato con il Sud America». Nata nel 1943 come una delle tante aziende dell'indotto Fiat con la produzione di paraurti e specchietti retrovisori, negli Anni 60 si convertì agli accessori e dalla metà degli Anni 80 iniziò a far produrre a terzi gli articoli ideati e progettati in proprio. Oggi i 110 dipendenti della società assemblano, controllano la qualità e spediscono. I fornitori sono 150 fornitori e oltre 800 i clienti. Molto spazio viene dato agli investimenti in ricerca e sviluppo che rappresentano circa il 10% del fatturato. «Ogni modello richiede un suo sistema di fissaggio e il successo dei nostri portasci magnetici deriva proprio dal fatto che sono universali. Abbiamo una gamma completa con kit di montaggio per oltre 250 modelli di auto. Questo ci permette di essere fornitori, oltreché per i tre marchi di Fiat Auto, anche per altre Case, fra cui Bmw, Volkswagen, Audi, Renault e Mazda», [r. vii.]

Persone citate: Audi, Chevallard