Maradona ha deciso va negli Usa

Diego è intenzionato ad allenarsi da solo a Cuba e a disertare la prima amichevole Diego è intenzionato ad allenarsi da solo a Cuba e a disertare la prima amichevole Maradona ha deciso, va negli Usa Ma Pelé da Roma lo critica: non ce la farà mai LA TELENOVELA DEL PIBE DE ORO BUENOS AIRES. Diego Maradona ha ripreso ad allenarsi con la nazionale argentina. Nonostante la pioggia torrenziale, ieri mattina Dieguito, puntualissimo, ha fatto la sua comparsa nel complesso sportivo federale ad Ezeiza, alla periferia di Buenos Aires, dove agli ordini del et Alfio Basile per oltre un'ora ha compiuto esercizi fisici e giocato una partitella con i compagni. La sua decisione di partecipare ai Mondiali, annunciata finalmente martedì notte dopo un tira e molla che ha lasciato in sospeso per una decina di giorni l'intero mondo del calcio argentino, non ha comunque fatto scemare le polemiche intorno alla «desolante» (come l'ha definita il quotidiano «Clarin») situazione della Nazionale biancoceleste a soli settanta giorni dal suo debutto negli Stati Uniti contro la Grecia. Proprio la manfrina di Diego («gioco, non gioco») è vista infatti da molti come uno dei fattori più inquietanti dell'immediato futuro della «selecion». E per tanti motivi. Innanzitutto perché Maradona, apparentemente con l'appoggio del presidente dell'Afa (la federcalcio argentina) Julio Grondona, non è sempre disposto a rinunciare a far di testa sua e lasciar perdere le polemiche con i suoi numerosi detrattori. Dieguito pare addirittura intenzionato a recarsi per conto suo a Cuba, con il preparatore personale Fernando Signorini, per potenziare le proprie condizioni fisiche («sono in sovrappeso di 5 chili e al 50 per cento della l'orma ideale» ha dichiarato). Inoltre ha già anticipato che rilascerà interviste «solo a chi voglio io» e che risponderà botta su botta a tutte le critiche che riceverà. Fra le ragioni che hanno spinto il 33enne Maradona a disputare il suo quarto Mondiale vi è anche il fatto che «non ho voluto dargliela vinta a tutti quei fessi che sparlano di me». E per «smascherarli», ha precisato, si servirà addirittura di una tribuna televisiva. Sta infatti per firmare un contratto per dar vita ad un programma quotidiano con l'ex et della Nazionale e suo grande amico Carlos Bilardo. Dunque Maradona ha fatto capire chiaramente che non vuole mollare la leadership della Nazionale, tanto è vero che anche facendosi forte della tifoseria che continua a stravedere per lui - ha già precisato, senza interpellare Basile, che non giocherà l'amichevole del 20 aprile contro il Marocco, mentre parteciperà al torneo in Giappone, tre settimane più tardi. Pelé. La decisione di Maradona lascia perplesso un altro grande del calcio mondiale di tutti i tempi: il brasiliano Pelé. «Non credo che Maradona sarà in condizione fisica e psichica per giocare i prossimi Mondiali» ha affermato O Rey. Ieri Pelé era a Roma per motivi di lavoro ed ha tra l'altro smentito di avere dei «rancori» nei confronti del presidente della Fifa, Joao Havelange («E' come un padre per me»), ritenendo «un omaggio» alla carriera la sua riconferma al vertice del massimo organo calcistico internazionale. Inoltre l'asso brasiliano ha anche indicato Facchetti, Mazzola, Zoff, Conti e Baresi fra i più grandi calciatori di sempre. Infine, come favorite dei prossimi Mondiali, Pelé ha segnalato Brasile, Germania, Italia e Olanda, anche se è la Colombia, a suo giudizio, la squadra che gioca il miglior calcio. [c. p.] Maradona dice di essere al 50% della forma e di avere 5 chili di troppo