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Barucci torna al Credit «Dal 20 mi troverete lì» Il ministro del Tesoro conferma il rientro Barucci torna al Credit «Dal 20 mi troverete lì» ROMA. «Dal 20 aprile, o giù di lì, mi troverete al Credit». La conferma è venuta dallo stesso ministro del Tesoro, Piero IBarucci, che fra una quindicina di giorni («appena il governo - dice - si dimetterà, cosa che dipende da fatti tecnici») tornerà al suo incarico di amministratore delegato del Credito Italiano, la banca che egli stesso ha privatizzato e che aveva lasciato dopo essere stato chiamato al ministero del Tesoro prima dal governo di Giuliano Amato e confermato con Carlo Azeglio Ciampi. Per Barucci, l'occasione per ribadire le sue intenzioni ò stato un incontro-stampa, tenutosi presso la sede della Cariasi, tra il «mitico» Pelò e i giornalisti, dove «o rey» ha premiato due titolari Cariasi Mastorcard, vincitori del concorso «socio-presenta-socio», che andranno negli Stati Uniti per i prossimi mondiali di calcio. Sulla formazione del prossimo governo, il titolare del Tesoro si limita, invece, ad affermare che «ormai i giochi si fanno al Nord, nella bruma dove ci sono ranocchie, zanzare e nebbia. Nella luminosa e splendida Roma non si decide più niente. Sono rassegnato...». Poi arriva Pelò e Barucci chiude la breve conversazione, esclamando «questa ò poesia». Ma quella che ritroverà sarà una banca del tutto «rivoluzionata». A Genova per l'assemblea del Credit, che si terrà il 14 aprile (16 aprile in seconda convocazione) è atteso l'arrivo di quasi 1000 azionisti (dei 200 mila che hanno sottoscritto le azioni) che saranno sistemati al centro congressi expo-porto antico, cioè i magazzini del Cotone che possono accogliere circa 1400 persone. Gli avvisi di convocazione già preannunciano l'arrivo in massa degli azionisti per quella che sarà la prima riunione dell'era delle public company.