Un'avventura per tutti scivolando nel regno dei ghiacci

Si arriva quasi a quota 4000; sui due versanti una scelta amplissima fra piste panoramiche e «nere» da brivido nel bosco Si arriva quasi a quota 4000; sui due versanti una scelta amplissima fra piste panoramiche e «nere» da brivido nel bosco Un'avventura per tutti scivolando nel regno dei ghiacci La traversata da Cervinia a Zermatt, gita «obbligatoria» in questo periodo Se fate parte di quelle pattuglie di fanatici che alla fine di ogni giornata di sci calcolano se sono riusciti a «fare» venti seggiovie e computano quanti metri di dislivello hanno percorso, saltate pure queste righe. Se invece dallo sci volete ricevere anche emozioni sottili, la contemplazione di panorami inarrivabili, il pizzico di avventura di una traversata, la facoltà di muoversi su terreni immensi, allora non potete non dedicare una giornata da dividere fra i paradisi bianchi di Breuil Cervinia e di Zermatt (l'ideale sarebbero due giorni, per riuscire a provare le altre zone sciistiche della cittadina svizzera, ma bisogna viaggiare con uno zaino che contenga l'occorrente per star fuori a dormire una notte). Accontentiamoci della soluzione più semplice, è già un'esperienza di gran classe. Dopo aver acquistato lo skipass «internazionale», saliamo, di buon'ora, ai 3500 metri di Plateau Rosa con le due telecabine e la mega-funivia: non dimentichiamo la carta d'identità, qualche franco svizzero e uno zaino in cui terremo un paio di scarpe da passeggio. Da Plateau, calzati gli sci, svoltiamo sulla sinistra in direzione del Colle del Theodulo, ma invece di girare ancora verso l'Italia, continuiamo lungo la via più logica che con pendenza lievissima prima, più accentuata poi (ma sempre su terreni glmaciali molto ampi), ci porta ai 2900 metri di Trockener Steg. Di qui abbiamo varie possibilità di scelta (la zona pullula di skilifts lunghissimi che risalgono il ghiacciaio, ma a noi non interessano) per portarci verso valle, fino a Furri o, se c'è la neve, addirittura fino ai 1600 metri di Zermatt. Tracciati estremamente panoramici e adatti a sciatori medi lungo cui vedremo man mano il Cervino mutare volto e passare dalla solare parete Est agli abissi scuri della parete Nord; oppure, con partenza dallo Schwarzsee, tre piste «nere», la Tiefbach, la Aroleid e la Mamatt che sempre ci entusiasmano e che consigliamo di tutto cuore agli sciatori molto bravi perché sulle montagne italiane abissi del genere tagliati nel bosco praticamente non se ne trovano più. Le stazioni degli impianti svizzeri sono dotatissime di armadietti per depositare sci e scarponi: ecco quindi che a Furri o a Zermatt toglieremo le nostre scarpe dallo zaino e andremo a scoprire a piedi (l'alternativa sono i taxi elettrici o le slitte a cavallo perché le auto sono proibite) questa cittadina che è ben costruita come un vecchio borgo, ma nasconde una dotazione di posti letto, di negozi, ristoranti e servizi vari veramente «mostruosa». Ogni possibilità di shopping è consentita (e non è detto che il franco sia penalizzante su tutti gli articoli), poi un pranzo in uno dei tanti ristoranti al sole o presso la telecabina o meglio ancora a Furri (d'obbligo carne secca dei Grigioni, un rosti o una «truite au bleu» con una bottiglia di Fendant) e, recuperati sci e scarponi, entro le 14 è ora d; ripartire (Zermatt possiede anche le zone sciistiche di Sunnegga, cui si accede con una funicolare sotterranea e del Gornergrat dove sale il celebre trenino, ma è evidente che in una giornata non si possono provare e oltretutto lo skipass non è comune a tutte le società). Dopo la telecabina, una megafunivia conduce in un solo balzo a Trockener Steg e di qui ci imbarchiamo su quella meraviglia dell'ingegneria che è la funivia del Piccolo Cervino, l'impianto più alto d'Europa (e oltretutto a uso eminentemente sciistico e non panoramico) con la sua stazione d'arrivo a 3820 metri. Se già non lo avete fatto mille volte prima, qui una sosta per fotografare o solo bearsi di tanta bellezza è doverosa. Scendiamo in pochi minuti a Plateau Rosa (si possono anche scegliere i ripidi pendii dove si correva il Kilometro Lanciato) e fermiamoci al bar delle guide. Aspettiamo che il sole stia per tramontare e solo allora imbocchiamo la pista del Ventina che percorreremo d'un fiato, cercando di seguire il progressivo calare del sole per arrivare a Cervinia quando in paese si fa quasi scuro. Sarà una giornata veramente da ricordare.

Persone citate: Steg

Luoghi citati: Breuil, Europa, Furri, Italia, Trockener Steg