Strage in Israele «vendicata Hebron» di Mimmo Candito

Attentato degli estremisti arabi di Hamas. Rabin: la pace deve andare avanti Attentato degli estremisti arabi di Hamas. Rabin: la pace deve andare avanti Strage in Israele/ «vendicata Hebron» Autobomba contro un pullman: 8 morti, 40 feriti LA SPERANZA OLTRE LE LACRIME P D Milioni di spettatori, ma è polemica La Rai nella tempesta per i film Usa sul '45 La sinistra: «Liprogramma riabilita Mussolini e la Repubblica di Salò» SANGUE chiama sangue»: così detta l'autobomba assassina di Afula. Ma il sangue è uguale per tutti: il sangue dei palestinesi oranti massacrati dallo «squilibrato» Barouch (Benedetto) Goldstein nella Moschea di Hebron; il sangue dei bambini israeliani trasformati in torce urlanti dal terrorista-kamikaze (e, quindi, «squilibrato» anch'egli) al volante dell'autobomba assassina. La fonte del sangue degli innocenti è l'odio. E l'odio muove la guerra. ] morti, i feriti di Hebron, di Afula sono i caduti di una guerra nuova, atipica. La guerra fra la pace e il contrario della pace: cioè la guerra. Una guerra dentro la guerra, dunque. Una più piccola e piuttosto recente, l'altra, più grande, vecchia quasi d'un secolo e che ha ossessionato, piagato palestinesi arabi e palestinesi ebrei. I figli di Ismaele, i figli di Isacco. I figli del figlio della schiava; i figli del figlio della vetusta aristocratica, restituita alla fertilità da Dio. L'Ecclesiaste dice che ve un tempo per ogni cosa: un tempo per la guerra, un tempo per la pace. Un tempo per amare, un tempo per odiare. Il fatto è che in Medio Oriente, oggi, nonostante la stretta di mano tra il Vecchio Soldato e il Vecchio Fedayn, là sul prato in technicolor della Casa Bianca, il 15 di aprile dell'anno di grazia 1993, amore e odio rimangono furiosamente intrecciati; non si riesce ancora a separarli. Così accade che un medico ebreo, buon padre e splendido marito, un pio «colono» del Gush Emunim, uccida a sangue freddo, col suo Galil, fucile tra i più rapidi e tremendi, 59 palestinesi in preghiera. Così accade che un ignoto milite di Hamas, o della Jihad islamica (sigle diIgor Man CONTINUA A PAG. 9 SETTIMA COLONNA Primi soccorsi ad un israeliano investito dall'esplosione dell'autobomba Rocchetta attacca il senatur: «Siamo in calo». La C GERUSALEMME. Ad Afula, una piccola città a una decina di chilometri da Nazareth, in Israele, è arrivato un Goldstein palestinese che ha consumato la sua vendetta per la strage di Hebron. Un'autobomba, con 175 chili di tritolo rinforzato con bombole di gas e chiodi, parcheggiata davanti alla fermata dell'autobus 308, che stava caricando la lunga fila di passeggeri in attesa, è stata fatta esplodere dall'autista «kamikaze»: i morti sono 8 e 40 i feriti. Subito dopo la deflagrazione le auto di passaggio hanno cominciato a caricare i feriti e da Haifa sono arrivati in volo tre elicotteri. Mezz'ora dopo Hamas, l'organizzazione estremista del nazionalismo palestinese, ha rivendicato l'attentato. «Abbiamo vendicato Hebron, il martire Raed Zhakarma è tornato al Signore immolando la propria vita per la guerra santa del popolo palestinese». Il portavoce di Rabin ha commentato: «Questi fatti ci debbono convincere che la sola via d'uscita sta nell'accelerazione del negoziato di pace». Mimmo Candito A PAG. 7 onfìndustria: subito il pre P DOCUMENTI GNEDIT1

Persone citate: Goldstein, La Speranza, Mussolini, Nazareth, Rabin, Raed, Rocchetta

Luoghi citati: Gerusalemme, Israele, Medio Oriente, Salò