Pinerolo: accuse di concorrenza sleale fra i produttori del mercato di piazza Roma Scoppia la battaglia dell'insalata

Pinerolo: accuse di concorrenza sleale fra i produttori del mercato di piazza Roma Pinerolo: accuse di concorrenza sleale fra i produttori del mercato di piazza Roma Scoppia la battaglia dell'insalata Verdure e uve sospettate d'essere importate ma vendute fra le merci provenienti da orti L'accusa di «concorrenza sleale» serpeggia fra le ceste d'ortaggi del mercato dei produttori diretti di Pinerolo. Fra i quasi 500 venditori che durante l'anno si alternano sotto la grande tettoria di piazza Roma, non si nasconde il sospetto che molta merce, anziché dalla coltivazione diretta di orti e frutteti, provenga da magazzini di grossisti. Spiega Bruno Raimondo, responsabile dell'ufficio zona della Coldiretti: «La gente che opera in modo professional si lamenta perché si trova svantaggiata dalla slealtà degli approfittatori». L'organizzazione sindacale agricola punta giustamente alla tutela degli autentici produttori, ma, in ultimo, chi rischia è il consumatore, sicuro di comprare prodotti freschi, genuini e, soprattutto, provenienti da orti familiari, aggirandosi, com'è consuetudine da sempre, fra le ceste del tradizionale e giornaliero «Mercà die cavagne». «Un mese fa, c'era chi vendeva un tipo di insalata che, per via del freddo, non poteva certo crescere qui a Nord», racconta Riccardo Chiabrando, vicepresidente provinciale della Coldiretti. «Abbiamo sorpreso perfino qualcuno che offriva uva "regina" e limoni» incalza l'assessore comunale Marcello Ughetto pio Polizia Urbana. «E' un mali >stume che dura da tempo, ma i vigili sono in difficoltà a controllare la provenienza dei prodotti agricoli. Servirebbe la consulenza di un agronomo». Oppure, come suggerisce Chiabrando.si potrebbe affidare le verifiche alla rete regionale degli ispettorati dell'Agricoltura. La questione ò complessa, e, benché si rasenti il reato di truffa, chi vuole fare il furbo ha grosse possibilità di farla franca. Bastano la partita Iva e l'au¬ torizzazione del Comune di residenza per la commercializzazione dei prodotti agricoli di produzione propria ad aprire le porte di questo mercato pinerolese. Così arrivano venditori oltre che dai centri del circondario anche da fuori provincia e perii -, no da altre regioni. Livio Trombetto, il sindaco, allarga le braccia: «La nostra polizia municipale ha fatto accertamenti sui residenti a Pinerolo, verificando le colture agricole in atto. Purtroppo non possiamo controllare chi viene da località diverse, con documenti di un altro Comune», [a. tav.] La Coldiretti denuncia abusi al mercà die cavagne: «Un mese fa, c'era chi vendeva un tipo di insalata che, per via del freddo, non poteva certo crescere qui a Nord»; «Abbiamo sorpreso perfino qualcuno che offriva uva "regina" e limoni»

Persone citate: Bruno Raimondo, Chiabrando, Marcello Ughetto, Riccardo Chiabrando

Luoghi citati: Pinerolo