Pena confermata al prof. Donadio

Pena confermata al prof. Donadio Scandalo di Rivoli in Cassazione Pena confermata al prof. Donadio La sesta sezione della Corte di Cassazione ha confermato le condanne inflitte nel marzo del '93 agli amministratori coinvolti nello scandalo delle tangenti che nel decennio '78-'88 travolse l'Usi e l'ospedale di Rivoli. La sentenza definitiva arriva a sei anni di distanza dall'inizio dell'inchiesta, una delle prime vicende di malasanità denunciate in Italia, il prologo di tangentopoli a Torino. Il 18 marzo dell'88 i carabinieri andarono a prelevare nel suo ufficio all'ospedale di Rivoli il principale imputato dello scandalo, il professor Franco Donadio, noto e stimato chirurgo, ex sindaco socialista a Rivoli, ex consigliere provinciale psi e direttore sanitario dell'ospedale. L'arresto del professor Donadio andava ad aggiungersi alla lunga serie di catture che avevano già portato alle Vallette il coordinatore amministrativo dell'ospedale Dario Caputo, l'economo dell'Usi di Rivoli Guido Santillo, il funzionario della Provincia Raffaele De Marzo e il coordinatore amministrativo dell'Usi 39 Riccardo Nigro. Pesanti le imputazioni contestate dal pm Andrea Bascheri: corruzione, peculato, turbativa d'asta. Quasi tutti gli indagati confessarono, compreso il chirurgo. E due anni dopo, nella sua requisitoria il rappresentante dell'accusa scriveva: «Donadio si è comportato come un mercante: vendeva gli appalti a chi garantiva le mazzette. Su tutto quello che entrava all'Usi o all'ospedale di Rivoli c'era la tangente: dagli aghi agli zoccoli degli infermieri, dai mobili agli strumenti delle sale operatorie. Pagava la tangente perfino il titolare del bar interno all'ospedale». E di un altro imputato, Riccardo Nigro, aveva scritto: «E' il rappresentante di quella cleptocrazia dalle mani lunghe che considera la cosa pubblica di sua proprietà». Al processo di primo grado, conclusosi il 23 marzo del'92, i giudici della quinta sezione del tribunale accolsero quasi tutte le richieste del pm: trentuno le condanne, solo tre assoluzioni e una prescrizione. Condanne confermate ma con qualche riduzione nel giudizio d'appello il 30 marzo del '93; quattro anni e 8 mesi di carcere per l'ex coordinatore amministrativo Caputo; quattro anni e 6 mesi all'ex econo¬ mo Santillo; quattro anni al professor Donadio e a De Marzo; tre anni e otto mesi all'imprenditore Silvano Ceresa; un anno e 8 mesi all'imprendiotre Vincenzo Gugliotta. La sesta sezione della Corte di Cassazione ha respinto i ricorsi degli imputati, confermato le pene limitandosi a eliminare le pene pecuniarie e a condonare l'interdizione dai pubblici uffici. Tutti i condannati erano stati arrestati nel marzo dell'88 ed avevano passato alcuni mesi in carcere. Dovrebbero finire di scontare le pene ormai definitive, ma, tenuto conto dei condoni, è probabile che gli eventuali residui di pena vengano commutati in affidamenti in prova al servizio sociale. Alcuni imputati, tra cui il professor Donadio, avevano offerto più di mezzo miliardo a titolo risarcimento danni. Il prof. Franco Donadio chirurgo ed ex sindaco di Rivoli ha avuto una condanna definitiva di 4 anni

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