Ferri il record che nessuno vuole

Lo stopper nerazzurro ha messo a segno il suo ottavo gol nella propria porta IFJUMERE DELLA A Lo stopper nerazzurro ha messo a segno il suo ottavo gol nella propria porta Ferri, il record che nessuno vuole FERRI come Niccolai. Il difensore nerazzurro ieri ha infilato con un tiraccio maldestro il compagno di squadra Zenga permettendo alla Juventus di vincere. Non è la prima volta che Ferri «favorisce» la Juve a Torino. Analoga disavventura infatti (per un 1-1) lo aveva visto protagonista il 26 ottobre 1986. Anzi, con l'autorete di ieri lo stopper milanese è diventato il primatista assoluto della materia, ha già infilato la sua porta in 8 occasioni, lasciandosi alle spalle Francesco Morini e Santarini, in carriera colpevoli di 7 sfortunate deviazioni. Niccolai, il difensore cagliaritano ricordato proprio per le sue autoreti tutte d'autore, si fermò a quota sei ed è in numerosa compagnia. SESTA sconfitta consecutiva per l'Inter di Marini. La serie negativa, oltre alle quattro gare di campionato, continua in Coppa Uefa con Borussia e Cagliari. Limitandoci alle gare di campionato ricorderemo che i nerazzurri non mettevano in fila un poker di sconfitte dall'ormai remoto 1960-'61, quando al timone c'era Helenio Herrera. Siamo a un'incollatura dal record negativo assoluto stabilito, appunto con cinque rovesci a seguire, una prima volta nel 1947'48 e in seguito «rinverdito» nel 1955-56 enei 1956-57. i • venuto dall'angolo il gol che ha sanzionato la sconfitta del Piacenza allo Zaccheria. La prodezza di Stroppa, per la quale nel periodo prebellico era soprattutto famoso Orsi, ha avuto nel dopoguerra interpreti come Sukru (turco che ha militato con Lazio e Palermo) e in tempi più recenti Chiarugi, Palanca, Pecci, Limido, Magrin. Pusceddu e Maradona. L'ultima prodezza del genere nel nostro calcio si era vista a Bologna al termine del campionato scorso. Nello spareggio per la permanenza in A fra l'Udinese e il Brescia, quel giorno dall'angolo ad I andare a segno era stato Alessandro Orlando, oggi giocatore del Milan. Nell'attuale stagione un gol del genere lo ha subito anche Bucci del Parma, autore lo svedese Berger del Degerfors, in Coppa delle Coppe. UN rigore importante, il centesimo fischiato in questa stagione, quello trasformato dall'ex Padovano che dagli 11 metri ha messo il sigillo all'importante successo della Reggiana sul Napoli: ha in comune con buona parte dei precedenti il fatto che farà discutere. Un campionato, secondo le direttive di Casarin, ricco di penalty: se ne sono fin qui contati 102, siamo già a + 5, rispetto al totale delle 34 giornate del campionato 1992-'93. TjERZO cartellino rosso per il napoletano Bia cacciato a Reggio Emilia da Stafoggia, un provvedimento che quest'anno nei suoi confronti avevano già preso Luci e Treossi. Nell'occasione Bia ha eguagliato il foggiano Caini, anch'egli rientrato negli spogliatoi anzitempo tre volte nella prima parte della stagione. I «cattivi» delle prime trenta giornate salgono così a 90 (squadra più indisciplinata il Foggia con 10 espulsi), l'anno scorso di questi tempi si era a quota 99. MASSARO ce l'ha fatta. Giunto alla soglia dei 33 anni il rossonero è riuscito a stabilire un primato tutto suo: contro il Parma ha segnato il gol numero 11, uno in più di quanti ne aveva realizzati con lo stesso Milan nel 1989-'90 e che rappresentavano il suo «tetto». Fra i cannonieri si sono portati a quota 17 Signori e Zola che hanno lasciato la compagnia di Baggio raggiunto sulla seconda poltrona dal granata Silenzi. Quest'ultimo, dopo l'errore dal dischetto contro la Lazio si è rifatto a spese del leccese Gatta. Bruno Colombero

Luoghi citati: Bologna, Cagliari, Lazio, Palermo, Reggio Emilia, Torino