Il portiere granata, festeggiato per il penalty parato all'ultimo minuto, si preoccupa soprattutto per le vicende societarie «Noi bravi ora tocca ai giudici» di Salvatore Gentile
Il portiere granata, festeggiato per il penalty parato all'ultimo minuto, si preoccupa soprattutto per le vicende societarie Il portiere granata, festeggiato per il penalty parato all'ultimo minuto, si preoccupa soprattutto per le vicende societarie «Noi bravi, ora tocca ai giudici» E Mondo: paura di vincere, ma l'Uefa è più vicina tutti? Ti Trvn'nnha aimtnnanra LECCE. Il Torino ha avuto paura di vincere, ha sudato, ma alla fine esulta per una vittoria che fa sembrare la zona Uefa più vicina. Sono i concetti che Emiliano Mondonico spiega in fretta e furia ai giornalisti che lo circondano in sala stampa. «E' una vittoria molto importante - afferma che dedichiamo a Osio, ragazzo molto sfortunato al quale auguriamo di tornare presto in campo. Devo ammettere che siamo stati in difficoltà contro un Lecce che non si è arreso mai. Direi che a tratti abbiamo anche avuto paura di vincere e che in caso di pareggio non ci sarebbe stato nulla da dire. Purtroppo le vicende societarie non vanno di pari passo con quelle della squadra che sta cercando di ottenere la qualificazione per la Coppa Uefa. La giornata è stata positiva perché ora abbiamo 2 punti sul Napoli e 3 sul Foggia». Velocemente i giocatori del Torino lasciano gli spogliatoi e si infilano nel pullman che ha già il motore acceso. Il portiere Galli si ferma qualche istante per commentare la sua prodezza al 90' e soprattutto per fare un preciso riferimento alle sorti socie- tarie. «Questa volta sono stato più bravo io - dice con un sorriso -, ma devo ammettere che mi è andata bene perché sono andato deciso sulla mia sinistra, dove ha indirizzato il pallone Baldieri. D'altra parte sarebbe stato assurdo perdere un punto a pochi secondi dal termine. Noi abbiamo fatto il nostro dovere, mi auguro che giovedì ci siano buone notizie dai magistrati». Il calcio di rigore stava per far saltare i piani al Torino. Ma era davvero un fallo da punire con la massima punizione? Gregucci, il difensore granata entrato in contatto con Baldieri, si sforza di spiegare che non c'erano irregolarità di sorta: «Sicuramente in televisione si vedrà che non c'era intervento falloso da parte mia nei confronti dell'attaccante leccese. Piuttosto c'è da dire che noi difensori siamo messi sr noi difensori siamo messi sotto pressione perché davanti qualcuno si muove poco e consente agli avversari di proiettarsi nella nostra area con maggiore frequenza». Sulla superiorità del Torino, l'allenatore del Lecce si sofferma con la solita onestà. ((Avevamo di fronte un avversario molto forte - dice Marchesi - ma nonostante la superiorità siamo riusciti a tenere testa soprattutto dopo il due a zero. Purtroppo loro hanno realizzato le occasioni, noi no. Comunque sono soddisfatto della prestazione offerta dalla mia squadra e devo dire che è stata una partita vera sino alla fine. Purtroppo non sono mancati anche questa volta errori che ci penalizzano più di quanto si possa immaginare». Sul proprio futuro il tecnico giallorosso non si vuole sbilanciare, ma tutto fa pensare che la società non stia pensando alla sua conferma. Anche se ha fatto il possibile per evitare al Lecce una retrocessione che a molti sembrava inevitabile sin dall'inizio di stagione. Salvatore Gentile ^ - • .. ls' «> % f Silenzi, con il gol di ieri, s'è portato al terzo posto in classifica cannonieri
Persone citate: Baldieri, Emiliano Mondonico, Galli, Gregucci, Marchesi, Osio, Silenzi
Luoghi citati: Lecce
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