«Il rigore lo credo ai miei e alla tivù» di Sensini

Capello contesta il penalty su Sensini Capello contesta il penalty su Sensini «Il rigore? lo credo ai miei e alla tivù» MILANO. Una sconfitta a Napoli e poi due pareggi consecutivi, in Coppa Campioni con l'Anderlecht e col Parma, in campionato. Ma Capello non sembra per nulla preoccupato, anche se un successo sugli emiliani avrebbe praticamente chiuso il campionato e assegnato al Milan il terzo scudetto consecutivo. Il tecnico non tradisce nessuna preoccupazione per questo nuovo intoppo perché «il Milan ha fatto un altro passo avanti verso il tricolore e questo è importante. Certo si è trattato di un semplice passettino mentre noi contavamo di farne uno più lungo. Ci eravamo quasi riusciti col solito Massaro ma quel rigore ci ha bloccato». Un rigore che i milanisti contestano sostenendo che Sensini era anche in fuorigioco prima di essere toccato da Donadoni. «Dalla panchina si vede poco spiega Capello - ma Donadoni mi ha confermato di aver solo sfiorato l'argentino del Parma. E gli altri mi assicurano che Sensini era anche in fuorigioco quando è partito il traversone di Benarrivo». Qualcuno gli fa osservare che il guardalinee era molto vicino all'azione e non ha sbadierato. Capello taglia corto: «Io non guardo a queste cose. Credo a quello che mi dicono i miei ragazzi e alla tv. Vedremo...». Poi aggiunge: «La cosa importante è che il Milan si sia espresso bene, giocando meglio nella ripresa a conferma che la tenuta fisica è ottima. Questo mi dà garanzie per il futuro. Poco spettacolo? Entrambe le formazioni erano reduci dalle fatiche di Coppa e c'era una certa stanchezza». Ma le preoccupazioni per il tecnico milanista non mancano lo stesso perché ieri mattina si è infortunato anche Eranio. Mentre si allenava da solo a Milanello ha riportato uno strappo al bicipite femorale sinistro e dovrà stare fermo almeno un mese. Per il tornante che domani non potrà rispondere alla chiamata azzurra di Sacchi il campionato è già finito in anticipo e forse anche la stagione: difficilmente sarà pronto per la possibile finale di Coppa Campioni ad Atene del 18 maggio. «Per fortuna gli altri stanno migliorando - aggiunge Capello - da Boban che ha solo problemi di stanchezza a Savicevic che lamenta ancora un dolore a un tendine ma sarà pronto nei prossimi giorni. Massaro? Lamenta una botta a un ginocchio, vedremo martedì alla ripresa della preparazione. Anche Laudrup è uscito dal campo malconcio. Ma per ora non sappiamo altro». Ma il pensiero fisso di Capello è il raduno azzurro dei prossimi giorni. E ribadisce per l'ennesima volta che «ci complica molto la preparazione. Comunque è scontato che giovedì i giocatori devono tornare a Milanello perché già sabato andremo in campo a Torino in un altro anticipo di campionato». Capello chiude parlando di Lentini: «Non l'ho mandato in campo perché ho preferito sostituire Simone con un'altra punta, Raducioiu. Il suo sfogo? Gli ho parlato a lungo venerdì a Milanello ed è tutto risolto. Comunque meglio lui che si lamenta di quelli che fanno i pensionati». Anche Desailly contesta il rigore spiegando che «Sensini era in fuorigioco e Donadoni l'ha solo toccato. Bravo comunque l'argentino a fare tutta quella scena. La mia gara? Meglio che contro l'Anderlecht. Stavolta ero meno stanco e sabato andrà ancora meglio perché finalmente posso riposare un'intera settimana». Nino Sorniani I I ^assaro eslJ^ dopo aver firmato il gol del vantaggio rossonero [foto richiardij

Luoghi citati: Atene, Lentini, Milano, Napoli, Parma, Torino