«Ho ucciso lu mia amica devo morire»

Gorizia: era finito con l'auto nel canale, provocando l'annegamento della donna Gorizia: era finito con l'auto nel canale, provocando l'annegamento della donna «Ho ucciso lu mia amica, devo morire» Si avvelena con il gas, salvato in extremis GORIZIA NOSTRO SERVIZIO «Volevo fare un pesce d'aprile alla mia ex fidanzata. Invece l'ho uccisa. Ora devo farla finita anche io. Chiedo perdono a tutti quanti. Il suo corpo potrete recuperarlo, ho lasciato uno schizzo del canale». Il biglietto, lasciato nel portafogli, sintetizza i pochi attimi della tragedia che si è consumata nella vita di due giovani gradesi: Monica Mazzolini, 24 anni a maggio e Ugo Giorgione, di 27. Lei, inghiottita dalle acque del canale Isonzato; lui, responsabile e poi testimone attonito dell'incidente, subito dopo, forse colto da rimorso, ha cercato di uccidersi con il gas di scarico di un'altra vettura, una Passat, l'auto dei suoi genitori. Ha messo in atto il suo tentativo ai margini della provinciale per Trieste. Tutta la vicenda è dunque riassunta nelle poche righe di quel biglietto che il Giorgione, ora ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale Giuliano di Cattinara e indagato per omicidio colposo, aveva lasciato nel protafogli abbandonato sul sedile dell'auto dei genitori, là dove i carabinieri hanno rinvenuto il ragazzo, già gravemente intossicato dai fumi velenosi dello scappamento. Pur laconico, il messaggio ha indicato con precisione il luogo dove, poche ore prima, si era consumata la tragedia di Monica Mazzolini, studentessa di lingue, figlia di un noto ristoratore di Grado, Nino, amico di molti assi del pallone da Riva a Rivera, a Marchesi, a Virdis. Il cadavere della ragazza era stato recuperato nella mattinata di sabato da una pattuglia dei carabinieri intervenuta su sollecitazione dei genitori, preoccupati per il fatto che Monica, la sera prima, non avesse fatto ritorno a casa. La giovane galleggiava, imprigionata nell'abitacolo di una jeep Suzuki impantanatasi nel canale: l'auto di Ugo Giorgione, apprezzato cameriere gradese. Appassionato di auto e motori, Ugo aveva fatto progetti per il futuro: aprire, al più presto, un locale per conto proprio. Fino a pochi mesi fa, era stato il ragazzo di Monica. Venerdì scorso i due si erano rivisti. Erano stati insieme, come ai tempi non lontani dei lavori estivi sulla spiaggia di Grado, quando lei si guadagnava il denaro per mantenersi alla facoltà di Lingue a Trieste e lui metteva a frutto le lezioni della scuola per ristoratori che aveva frequentato con profitto. Monica era una ragazza vivace e indipendente. Insieme con la madre Carla aveva fondato un centro di volontariato e assistenza che aveva chia¬ mato «El faro». Dedicava molto del suo tempo libero all'assistenza domiciliare agli anziani. Frequentava spesso la casa di riposo «L'isola d'oro» di Grado. Di recente si era impegnata in iniziative di solidarietà per i bambini della Bosnia e della Croazia. Lei e Ugo si erano lasciati, ma senza litigi né rancori. Erano rimasti amici e continuavano a vedersi, di tanto in tanto. Secondo una prima ricostruzione dell'incidente, fatta dai carabinieri, Ugo deve aver compiuto una manovra azzardata con il fuoristrada che poi è finito nel canale. Forse voleva fare uno scherzo alla ragazza, ma la macchina è sfuggita al suo controllo e la tragedia si è consumata in pochi attimi. Salvatosi per miracolo, ha assistito, sconvolto, alla morte di Monica, rimasta prigioniera dell'abitacolo (sul suo corpo non sono stati rilevati segni di violenza). Poi ha fatto ritorno a casa, ha preso l'auto dei genitori e ha guidato fino a Duino, dove ha cercato la morte con il gas di scarico. Nell'intervallo tra la prima tragedia e la seconda, scongiurata per un caso, Ugo è incappato nel fratello di Monica, Simone, 18 anni, che lo ha fermato vicino a casa per chiedergli notizie della sorella. Ma il giovane cameriere ha risposto con mezze parole, visibilmente confuso, è salito sulla vettura dei genitori e ha tentato una fuga inutile e disperata dal suo rimorso. Michele Meloni

Luoghi citati: Croazia, Gorizia, Grado, Trieste