«Revocate subito lo sfratto a Leonardo Marino»
«Revocate subito lo sfratto Procura di Milano «Revocate subito lo sfratto a Leonardo Marino» SARZANA. Leonardo Marino è un pentito a rischio, la sua incolumità resta affidata alla vigilanza dei carabinieri. Non si spiega altrimenti l'intervento della procura milanese che intima al sindaco di Ameglia, Piero Malfatti, la revoca dello sfratto al chiosco di «crèpe» che il testimone chiave e reo confesso del delitto Calabresi gestisce da anni lungo il fiume Magra. Si tratta di una nota riservata, che scavalca la normativa di licenza degli ambulanti. Marino, come i suoi colleghi, non può infatti esercitare il commercio in zona fissa. Privilegio di cui ha invece goduto a partire dal 1988, inizio del lungo iter giudiziario che lo ha visto implacabile ed unico accusatore di Sofri. A sentenza avvenuta il sindaco Malfatti, convinto che fossero venute meno le esigenze di protezione, aveva intimato lo sfratto al chiosco. Marino, ricevuta l'ordinanza, aveva fatto ricorso al Tar. ld. b.]
Persone citate: Leonardo Marino, Piero Malfatti, Sofri
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