«Una polpetta avvelenata» Pomicino parla di complotto

«Una polpetta avvelenata» Pomicino parla di complotto «Una polpetta avvelenata» Pomicino parla di complotto L'EX MINISTRO NEGA TUTTO ROMA A quando mai, ma quale incontro con Castellari, è tutto inventato, è una fesseria. Appena ho letto il giornale ho subito fatto una dichiarazione per smentire radicalmente quella storia». E' mattina, e sul documento attribuito al Sisde in un articolo comparso su un quotidiano romano non sono ancora piovute le smentite dello stesso servizio di sicurezza e del capo della Polizia Parisi. Onorevole Pomicino, lei dunque non ha mai incontrato Castellari? «Io Castellari l'ho visto solo quando c'era il Cipe, quando accompagnava il ministro o il sottosegretario alle partecipazioni statali...». Ma il rapporto sembra così circostanziato, indica addirittura la targa della macchina su cui lei avrebbe viaggiato... «Anche questa è una cosa che non esiste proprio. Oltretutto io una macchina così non l'ho mai avuta, e non conosco nessuno che ce l'abbia». Ma a chi appartiene? «Mi sono informato, risulta intestata a un certo Pomicino Sergio, che non so chi sia, ma che certamente non appartiene alla mia famiglia, che si chiama da secoli Cirino Pomicino». Quindi è tranquillo? «Certo che sono tranquillo, però ho già dato mandato ai miei legali di chiedere al magistrato inquirente di essere immediatamente ascoltato». Quindi, lei dice, un attacco a freddo. Come l'ha presa? «E cosa devo dirle, sono invenzioni di sana pianta, oltretutto io fino al 31 agosto 1993 sono sempre stato accompagnato, in ogni mio spostamento, a turno, da due agenti di pubblica sicurezza, Iuliano Giovanni e Silvestri Franco. E fino al mese di marzo avevo anche la scorta». £ come si spiega quest'attacco? «Ancora? Ma gliel'ho detto, è soltanto polverone, un tentativo di depistaggio costruito ad arte, una polpetta avvele¬ nata. E neanche tanto bene, pare tutto uscito da un telefilm, anzi è peggio di un telefilm, Castellari che mi dà la valigetta coi soldi, e io che porto i soldi a Gardini, ma le pare possibile?» Giacché ci siamo, onorevole: vedo che lei ora è in Italia, ma non era partito per Houston? «Ma quando mai, un'altra sciocchezza, io a Houston non ci sono mai andato, avevo una prenotazione perché avevo programmato un controllo medico, poi ho potuto annullarla. Evidentemente si era saputo, e hanno inventato altre sciocchezze». Un'ultima domanda: teme per la sua libertà personale, ora che si avvicina la scadenza dell'immunità parlamentare? «Ma che domanda è? Vedremo. Le cose si stanno mettendo meglio su vari fronti, anche se non voglio parlarne finché non sarà tutto chiarito. Quello che c'era da ammettere, l'ho ammesso, poi vedremo cosa decideranno i magistrati», [s. lue] m L'ex ministro de! Bilancio Paolo Cirino Pomicino

Luoghi citati: Houston, Italia, Roma