«Dicevano: c'è un solo Dio è il nostro Presidente»

«Dicevano: c'è un solo Dio è il nostro Presidente» «Dicevano: c'è un solo Dio è il nostro Presidente» Alla chiusura Rapinoti tre market in un'ora JHH J cristiani: Giulio e Lino, per siglare il loro ingresso nella Chiesa cattolica. Don Matteo Migliore, parroco di San Luca: «Per gli albanesi la religione ha rappresentato, in tanti anni di dittatura, l'unica forma di opposizione possibile al regime. Qui hanno trovato il modo di far emergere questa religiosità, per forza di cose latente. Si sono sentiti accolti, e il battesimo è diventato il momento conclusivo della loro esperienza». Come regalo di battesimo Lino, che ha 24 anni ed è sposato, ha chiesto ospitalità per altri Un lettore ci scrive: «Io che sono un inguaribile ottimista, ho messo al balcone una bandiera granata. E' una bandierina lisa e scolorita che dimostra tutto il lungo tempo che ha vissuto. Mi fu offerta tanti anni fa quando con i miei genitori mi trasferii a Torino; andammo ad abitare in una di quelle vecchie case di periferia che hanno i muri anneriti dal fumo delle ciminiere e che hanno in grembo dei cortili che, la mattina, hanno già il colore della sera, ma dal mio cortile, se guardavo in su, oltre i balconi, avevo un rettangolo di azzurro tutto per me e in esso andavano e venivano le rondini. «Qui ho imparato il dialetto, morbido e frusciante "cóme 'n còtin 'd seda" e poco a poco ho imparato ad amare la "mia" città in modo esclusivo, quasi geloso. Mi sentii onorato allora di accettare la bandierina granata, simbolo della squadra che rappresentava la "mia" città nata con il nome mitico del Toro; accettandola, forse accettavo e stipulavo un patto con la malasorte e con la malinconia. «Ma io sono un inguaribile ottimista e sul mio balcone sventola una vecchia bandiera granata». Umberto Lombardo Un lettore ci scrive: «Le abbondanti piogge cadute nell'autunno-inverno 199394 (oltre 500 mm di acqua) hanno riempito quasi interamente l'invaso esistente nel Parco "Cavalieri di Vittorio Veneto". «Il laghetto formatosi è, in questo periodo stagionale, altamente suggestivo: cespugli e alberi fioriti e verdi prati si specchiano nell'acqua stagnante in un tripudio di splendidi colori. «Purtroppo, l'acqua invasata sta diventando sempre più paludosa, a causa della macerazione delle foglie cadute nel bacino e della sporcizia di ogni genere accumulatasi sul fondo. «Per evitare che lo specchio d'acqua si imputridisca ulteriormente, per ragioni igieniche ed anche dal punto di vista estetico, si rende necessario che il servizio competente del Comune provveda sollecita¬ giù c'è un solo missionario per migliaia di persone, e allora il battesimo viene spesso rimandato. Loro lo riceveranno in Italia». Suor Lucia aveva iniziato questi corsi per caso, molti anni fa: «Tre ragazzi, me li ricordo ancora. Poi mi hanno invitata a un loro matrimonio, e ora sono qui, evidentemente quelli della Costa d'Avorio si sono passati la parola». Solange, giovane colf originaria della Nigeria, sta completando il corso alla parrocchia del Redentore. Tra qualche mese anche lei riceverà il battesimo. Ma Solange può dirsi fortunata: forse sognavano un posto da cameriera anche le sue connazionali che trascorrono la giornata nelle pensioni dietro a Porta Nuova, e le notti alla Pellerina, un cliente dopo l'altro. Alcune di loro si sono avvicinate alla Chiesa, e hanno chiesto e ottenuto il battesimo. Un passo difficile, faticoso, perché sempre contrastato dagli sfruttatori, che vedono in suore e sacerdoti un ostacolo ai loro guadagni, [b. gio.] «Fuori i soldi», hanno intimato al proprietario del supermercato. Ma poi ci hanno ripensato, i rapinatori che ieri pomeriggio hanno preso di mira il «Dì per Dì» di via Guido Reni 96/140. E assieme alle banconote si sono portati via anche il registratore di cassa, un modello Sharp. La rapina è avvenuta intorno alle 18. Un giovane, viso scoperto, armato, ha minacciato il direttore del supermercato, Vito Fasone, 47 anni. Infine, ha deciso di rapinare anche la cassa, ed è fuggito con un complice a bordo di un'auto, che è stata ritrovata poco più tardi (era stata rubata in zona Mirafiori). Il bottino è di 3 milioni, l'incasso della giornata, oltre al registratore di cassa. Altri due colpi alla chiusura dei negozi. Alle 18,50, in via Salbertrand 67, al Pam, una coppia, armata di pistola, si è fatta consegnare l'incasso. Sono fuggiti su una regata, risultata rubata. Il secondo, alle 19,45, in un supermarket di via Courmayeur: due uomini con un passamontagna, con pistola, hanno portato via 2-3 milioni. All'uscita uno dei banditi si è tolto il cappuccio, ha i capelli brizzolati. Entrambi sono fuggiti a piedi verso corso Vigevano. Il giovane profugo albanese Kastriot Marku JHH (a sinistra) scherza con il vice parroco e un compaesano due albanesi, da pochi giorni arrivati a Torino. Storie di solidarietà, tanto più se si considera che «l'ateismo che ha imperato in Albania - spiega don Migliore - ha prodotto persone egoiste, prive del rispetto per il prossimo». Una coppia di albanesi, marito e moglie, con una figlia di 10 mesi, riceverà il sacramento del battesimo questa sera a Maria Ausiliatrice. Come anche i dieci originari della Costa d'Avorio, quasi tutti clandestini, quasi tutti già vicini al cattolicesimo: suor Lucia, che li ha preparati, spiega che «lag¬

Persone citate: Kastriot, Marku, Matteo Migliore, Migliore, Suor Lucia, Umberto Lombardo

Luoghi citati: Albania, Costa D'avorio, Italia, Nigeria, Torino, Vito Fasone, Vittorio Veneto