Il caso Lentini avvelena Milan-Parma

Burrasca in casa rossonera prima del match che può dare al Diavolo il 3° titolo consecutivo Burrasca in casa rossonera prima del match che può dare al Diavolo il 3° titolo consecutivo Il caso Lentini avvelena Milan-Parma «Capello non mi fa giocare e così addio al Mondiale» «Non voglio perdere un altro anno: e se andassi via?» JORDAN NUOVA VITA IN POVERTÀ MILANELLO DAL NOSTRO INVIATO I DUE K.O. PRECÌDENTI Oggi Capello potrebbe fregiarsi del terzo scudetto consecutivo: un modo decisamente singolare, e nobile, per santificare la Pasqua. Se il Milan batte il Parma; se l'Inter batte la Juve; se la Cremonese batte la Sampdoria: sommate questi tre «se», e avrete in regalo - con un mese d'anticipo sulla chiusura dei seggi - il più scontato dei verdetti. Non ce ne vogliano le falangi milaniste, ma si tratta di una prospettiva tutt'altro che inebriante. Ci lascerebbe in balia di un aprile pieno d'aria fritta, contenti loro ma poveri noi. E allora, perché non concedere una ragionevole dilazione? Ammesso che sappia scovare gli stimoli giusti, e a meno nove non sarà facile, il Parma potrebbe darci una mano. Proprio a San Siro, e proprio contro il Milan, ha realizzato capolavori assoluti: il folgorante 1-0 di Asprilla, ora è un anno; lo strepitoso 2-0 di Supercoppa, a febbraio. Certo, l'ultimo Parma, il Parma di Lisbona, non giustifica un simile spiegamento di violini (e di gufi). Il fossato scavato dai Berlusconiani consiglia di aggrapparci a tutto. Ai guai muscolari di Savicevic, alle fitte di Boban, al mal di gola di Papin, al calo di Desailly, alla squalifica di Eramo. In campo, dovrebbe scendere la stessa squadra che, mercoledì, si è fatta imporre lo 0-0 dall'Anderlecht. Per una volta, Capello non dà la formazione e si coccola un dubbio, Boban o Laudrup. Zero gol in due partite, è questo il punto di partenza. «Ma anche due pali, Simone a Napoli e Albertini in Coppa», sorride l'allenatore. Sfumature. Se in classifica il Milan è primo e lontano, il suo attacco occupa l'undicesimo posto; e quello del Parma, il terzo. Ad agitare la vigilia, provvede Lentini. Si accomoderà in panchina, come mercoledì. E niente convocazione per lo stage azzurro. Ci sperava. L'Arrigo si era sbilanciato: ti aspetto. Il giocatore è cupo: «Come poteva, se non gioco? Non ci capisco più niente. Dopo i 90 minuti di Na- vedì pomeriggio. Mi sembra il minimo. Stiamo trattando. Non vorrei che a qualcuno fosse sfuggito un dettaglio: quello che voi chiamate "lo stage della discordia" non era in programma, è stato inserito di soppiatto». Nel ritornare a bomba, Capello esclude che il Milan sia pronto per il carrello dei bolliti: «Con l'Anderlecht siamo cresciuti nella ripresa, buon segno». Le tabelle di Pincolini sono state rivedute e corrette. Il marzo 1993 fu un calvario, il marzo 1994 è stato (quasi) un trionfo. Tatticamente, declama capitan Baresi, il Parma è la squadra più organizzata dopo il Milan. A ciascuno il suo: a Scala il 5-3-2, a Capello il 4-4-2. La notte del 2 febbraio, il milk team fece dei campioni, e dell'erba di San Siro, quello che di solito Attila faceva dei suoi avversari: poltiglia. Non è il caso di arrossire. Se azzeccano la partita. Asprilla e Zola possono schiacciare chiunque. Savicevic? Non c'era a febbraio, non ci sarà oggi. Ebbene sì, siamo alla nostalgia per il Genio, chi l'avrebbe mai detto? Roberto Becca Dal basket al baseball DA Sarasota, chissà mai dove negli Usa, aria di pineta: Michael Jordan, probabilmente il più celebre ricco bravo clamoroso giocatore di basket di ogni tempo, lasciato il suo aereo sport esordirà ufficialmente nel baseball in una piccola squadra, viaggerà in torpedone con i compagni, lui che con i Chicago Bulls volava soltanto in prima classe, e pagherà di tasca sua la divisa da gioco. Misurata bene, la notizia appare eticamente grande, più di quella del ritiro dal basket dello stesso Jordan con motivazione a metà fra la sazietà di gloria e denaro e la voglia di costruirsi una serena vita privata. La squadretta è quella dei Birmingham Barons, in Alabama, e gioca nella Lega del Sud, un campionato minore. Era stato «minacciato» l'ingaggio di Michael Jordan nei Chicago White Sox, uno squadrone, e a quel punto si doveva pensare o che il baseball è uno sport comicamente facile o che Jordan è il dio dello sport o che il pubblico è fesso. Invece nello squadrone, presso il quale peraltro è tesserato, Jordan giocherà soltanto un'amichevole il 7 aprile, contro i Chicago Cubs, l'altra grande formazione cittadina. Poi andrà in prestito ai Barons. In questi giorni l'atleta sta partecipando ad un collegiale di allenamento in Florida, disciplinatissimo, vogliosissimo. Se sarà bravo a Birmingham, potrà poi essere preso in considerazione per il massimo campionato. Può darsi che tutto sia da valutare a livello di puro hobby, di scommessa con se stesso, di voglia di stupire. Insomma, può darsi che noi si dia alle scelte di Jordan una profondità ed uno spessore che lui manco immagina. Spesso accade che leggendo uno scrittore fra le righe si immaginino significati che lui manco si è sognato. 0 scrutando un quadro si vedano segni sublimi che al pittore sono semplicemente «scappati» dal pennello. 0 anche, nello sport, che in una prestazione si scorgano e si applaudano magie delle quali l'autore neppure si è accorto. Può anche darsi che Jordan abbia un'amante a Birmingham, o sfugga da un gangster di Chicago. Ma chi scrive queste righe allaccia il Jordan in torpedone al Berruti che subito dopo avere vinto i 200 olimpici a Roma 60 gli chiese un passaggio a Torino sulla sua auto, per non buttare via i soldi in treno (di aereo manco si parlava), e si commuove un po'. A meno che il baseball, comunque giocato, abbia davvero quel fascino speciale di cui parlano tanti americani, e di cui sghignazzano tanti italiani. O che Jordan sia un masochista. 0 un vizioso del torpedone. O addirittura che tutto risponda ad una precisa progressiva campagna di lancio del bipede «nuovo» nello sport del batti e corri. Comunque è pure possibile che si tratti di una storia bella, chiara, semplice: e allora mastichiamocela a lungo, come una gomma americana. anti™