I curiosi della morte mauthausen i civili fra pieta e ferocia

Era possibile ignorare quanto avveniva nel Lager? Un libro squarcia il velo della rimozione collettiva Era possibile ignorare quanto avveniva nel Lager? Un libro squarcia il velo della rimozione collettiva I curiosi della morte Ebrei in attesa di essere internati, un'immagine drammatica tratta dal film di Steven Spielberg «Schindler's List» ERA il 2 febbraio 1945, una notte di brezza tiepida, con un dolce presentimento di primavera», registrava la cronaca di polizia di Schwertberg, piccola città immediatamente a Nord di Mauthausen. Tutto era tranquillo, nemmeno le cellule fotoelettriche delle batterie antiaeree scandagliavano il cielo. Quando, «all'improvviso, intorno alle 2, nel campo di concentramento sembrò si fosse scatenato l'inferno». Era accaduto l'inimmaginabile: 495 prigionieri, tutti ufficiali sovietici, misero in atto un estremo tentativo di fuga da Mauthausen. Il giorno successivo, più di 300 detenuti erano stati catturati e solo 57 di quelli ripresi erano ancora vivi. Questa volta, nel corso della «battuta» e delle esecuzioni le SS non agirono da sole. La popolazione civile di Mauthausen fu chiamata a partecipare. Kohout, comandante della polizia di Schwertberg, ricorda con rammarico lo zelo con cui i cittadini misero in pratica l'ordine di uccidere. «Dappertutto, dovunque venissero raggiunti - nelle abitazioni, nelle stalle, nelle cantine - gli evasi furono fucilati o picchiati a morte, anche in presenza di donne incinte e di bambini». Il coinvolgimento nelle stragi di quanti abitavano nei pressi del campo di Mauthausen in una zona a forte predominanza cattolica ebbe tratti sanguinari e di eccezionale violenza. «Vicino a Hartl si sentirono molti spari - ricorda Al¬ fred Langthaler, uno dei pochi che ospitarono nel loro fienile, salvandolo dalla carneficina, un internato - e tanti godevano di questa sparatoria continua. Una parte della popolazione era atterrita per la fuga dei criminali, l'altra era infuriata». La responsabilità del campo si allargò così direttamente alla popolazione esterna. Ma questo avvenne solo verso la fine del conflitto, poiché quando sorsero i primi Lager le SS avevano un atteggiamento più «professionale» e cercavano di tenere lontani i civili dalle torture e dagli assassinii che si verificavano dietro i fili spinati, o nel segreto del castello di Hartheim.

Persone citate: Hartl, Kohout, List, Steven Spielberg