La famiglia reale non potrà più mettere piede in Grecia se non riconoscerà la Costituzione repubblicana Re Costantino Senzaterra

La famiglia reale non potrà più mettere piede in Grecia se non riconoscerà la Costituzione repubblicana La famiglia reale non potrà più mettere piede in Grecia se non riconoscerà la Costituzione repubblicana Re Costantino Senzaterra Papattdreu gli confisca il patrimonio ATENE NOSTRO SERVIZIO trancia d'autorità una lunga controversia circa la consistenza del patrimonio privato dell'ex sovrano. Alla proclamazione della Repubblica, nel dicembre del 1974, i beni della corona, come il Palazzo Reale della capitale e altri immobili sparsi nel Paese che venivano concessi in uso ai regnanti, passarono naturalmente allo Stato. Ma tre importanti proprietà, fra le quali la villa suburbana di Tatòi nel cui parco giacciono le tombe della dinastia, furono considerati possedimenti privati di una famiglia che, avendo regnato per oltre un secolo, aveva accresciuto il proprio patrimonio sia per donazioni che per acquisti. Dopo l'esilio e la successiva detronizzazione di Costantino, accusato di non essersi opposto fin dal primo insorgere al colpo di Stato dei colonnelli dell'aprile 1967, la polemica antimonarchica ha trovato endemico favore nella stampa e nei discorsi politici greci. Un acceso repubblicanesimo fu incoraggiato dall'odierno presidente della Repubblica Caramanlis, al quale era Costantino di Grecia e la sua famiglia non potranno più calcare il suolo del Paese d'origine. A meno che non dimostrino sincero pentimento del loro passato di ex regnanti e non facciano atto di solenne riconoscimento della Costituzione repubblicana. Nel frattempo, i restanti beni privati della dinastia greca andranno confiscati a favore del demanio con la prospettiva di costruirvi, in un futuro non definito, ospedali e altri impianti di utilità pubblica In compenso, bontà sua, il fisco solleverebbe l'ex re dall'obbligo di pagare l'ammontare rimanente delle tasse di successione, oggetto di annose vertenze fra le due parti. Il colpo di scena ha avuto luogo ieri, all'atto di deposizione di una proposta di legge presso il Parlamento di Atene per iniziativa del nuovo ministro delle Finanze Alexandros Papadopulos. Il provvedimento governativo, che fra qualche settimana dovrà essere votato dall'assemblea, stato affidato nel 1974 il ripristino del regime parlamentare. Nemmeno il referendum che sancì il trapasso alla Repubblica diede uno sfogo definitivo alla polemica, recidiva ogni volta che MADRID Aveva 87 anni, trovò rifugio in Spagna dopo la condanna a morte in Belgio A fianco il premier greco Papandreu, sopra l'ex re Costantino te rinnovati ad opera dei rappresentanti consolari di Londra. Quei passaporti grazie ai quali l'ex sovrano, accompagnato dalla moglie e dai cinque figli, nel luglio dell'anno scorso compì un blitz turistico nel Paese natio, accolto assai bene dalla popolazione delle località visitate. Il provvedimento del governo socialista vuole forse prevenire un'altra impresa del genere. un'aria di crisi si prospetta nel Paese. Perciò anche questa improvvisa recrudescenza di ostilità nei confronti dell'ex famiglia regnante greca non sorprende più di tanto. Ha sconcertato molti, invece, quel paragrafo del decreto che, in aggiunta alla spoliazione, priva gli ex reali greci della nazionalità. Costantino e i suoi non potranno più usufruire dei passaporti ellenici che, nonostante tutto, nel corso degli ultimi lustri erano stati regolarmen¬ Minas Minassian BONN Aveva definito il capo degli ebrei «un fomentato

Persone citate: Alexandros Papadopulos, Costantino Senzaterra, Minas Minassian, Papandreu

Luoghi citati: Atene, Belgio, Bonn, Grecia, Londra, Madrid, Spagna