«Vincitori, ma non basta»

«Vincitori, ma non basta» «Vincitori, ma non basta» ROMA. L'Italia come laboratorio internazionale, dissezionata al microscopio da giornalisti e studiosi. Fra i tanti commenti ì'Economist dedica la copertina al cavaliere. Titolo «L'uomo dei miracoli italiano?». «Ci eravamo sbagliati - commenta il settimanale - dopo tutto la riforma elettorale ha funzionato. Dopo il voto c'è un vero vincitore, la destra, ma con tre programmi, uno per alleato. E qui sta la difficoltà». E ritiene Berlusconi più simile all'ex presidente Reagan che al miliardario Ross Perot. Meno tenero YInternational Herald Tribune, che cita l'opinione del professor Harris della Columbia University, molto critico su Berlusconi, «entrato in politica per far fronte ai suoi debiti, uno che ha costruito il suo impero con sistemi di dubbia legalità. Gli italiani hanno cacciato dei furfanti, per votare gente altrettanto piena di magagne». [r. i.] rale romana, neanche negli ultimi giorni quando la sinistra punta tutto sul «pericolo fascista». E il leader missino non si corregge neanche quelle rare volte che viene sollecitato sul tema nel corso dell'ultima campagna elettorale. Di più: Occhietto - dimenticando il giudizio sul duce del fascismo - arriva ad elogiare pubblica- A sinistra Giorgio Bocca editorialista di Repubblica Il "manifesto" «I progressisti scendano in piazza il 25 aprile anniversario della Liberazione» mente Fini, arriva a dire che il leader di Alleanza nazionale è preferibile persino a Berlusconi. E soprattutto, nel fuoco della polemica elettorale, nessuno a sinistra si prende la briga di attaccare Fini per quel giudizio così lusinghiero sul capo della dittatura fascista. Ieri il leader missino, in un'intervista a La Stampa, ha

Persone citate: Berlusconi, Giorgio Bocca, Ross Perot

Luoghi citati: Italia, Roma