Cuore, i progressisti ridono lo stesso di Guido Tiberga

Cuore, i progressisti ridono lo stesso Cuore, i progressisti ridono lo stesso «La gioiosa macchina da guerra era una Bianchina» li ha la faccia di Occhetto, e gli altri sono Orlando, D'Alema e Bertinotti. Titolo: «Vendesi gioiosa macchina da guerra...». Sono due immagini dello «Speciale batosta» con cui Cuore, il settimanale storico della satira italiana, saluta la sconfitta della sinistra. Il titolone è un enigmatico «Saluti da Parigi» che sormonta una foto della redazione al completo che fa ciaociao sotto la Tour Eiffel. «Passeremo sulla Rive Gauche la Pasqua e magari la legislatura spiegano Serra e compagni -. In attesa degli sviluppi». All'interno la risata masochistica si accompagna a quella militante. In seconda pagina campeggia Altan: uno dei suoi omini dal naso ricurvo porta a spasso un cagnone dall'aria rassegnata. La vignetta è senza parole, ma un particolare spiega bene lo stato d'animo post elettorale: entrambi, cagnone ed omino, portano un ombrello ben ficcato nel didietro. Pesante, ma efficace. Una vignetta tratta dal numero di «Cuore» in edicola E poi Elle Kappa, caustica: «Nessun rancore per chi ha votato a destra, la miglior vendetta è Berlusconi» e «Il sonno del garante genera mostri». Maramotti, cinico: «Sono un fascista presentabile - dice un tipo in doppio petto a un immigrato Posso gentilmente arderla vivo?». Vincino, irridente: «Siamo A pagina sette risponde Vauro, cattivissimo. I suoi omini hanno il naso che pende, le palpebre a mezz'asta e la faccia da scemi. Titolo: «Italiani». Dialogo: «Stronzo». «Grazie, stronzo anche a lei ragioniere!». Didascalia: «Stronzi e felici di esserlo». Pesantissimo, ma ancora più efficace. stati bocciati per il governo, ma abbiamo stravinto all'opposizione. Questo è un gran risultato, compagni...». Se a sinistra si ride per non piangere, dall'altra parte lo sghignazzo è fortissimo. «Trionfa Berlusca», strilla Senza Onore, il nuovo giornale che vorrebbe incarnare la satira di destra. «Occhetto cerca di suicidarsi, ma non ci riesce». Un particolare: il periodico della Max Bunker Press (pieno anche questa volta di Bertinotti con l'imbuto in testa, Maurizicostanzi con il ghigno e Occhetti con i baffoni alla Stalin) è stato stampato lunedì, a urne ancora aperte. Come diavolo facevano a sapere chi avrebbe vinto? «Ce lo ha detto un nostro amico che fa l'agente di Borsa», spiegano. E se si fosse sbagliato, avreste buttato tutto al macero? «No, avremmo detto che volevamo fare della satira autoironica...». Pesanti, ma inattaccabili. Guido Tiberga

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