«Caponnetto senatore a vita»

«Caponnetto senatore a vita» «Caponnetto senatore a vita» MILANO. Il circolo Società Civile propone ai cittadini di inviare fax, lettere e telegrammi al Presidente Scalfaro «affinché nomini Antonino Caponnetto senatore a vita». Secondo l'associazione «sarebbe questo un modo degno per riconoscere l'altissimo valore morale della intrepida figura di Caponnetto e al tempo stesso premiare con lui tutti coloro che sono disposti a impegnarsi con intelligenza e spirito di sacrificio per il bene del Paese». Il circolo «esprime grande preoccupazione, soprattutto per l'esito del voto in Sicilia, dove a campioni del sacrificio nella lotta alla mafia, quali Antonino Caponnetto, Claudio Fava e Pina Grassi, sono stati preferiti candidati oscuri e non impegnati nella lotta contro la criminalità organizzata. Ciò fa temere un salto all'indietro della consapevolezza isolana». [Ansa] alleati». Il consigliere del Carroccio Claudio Malberti «tradisce» con carta e penna. Scrive a Formentini, e un quotidiano pubblica: «Il consenso era vasto, vastissimo. Ora si sta riducendo ogni giorno che passa». I conti sono presto fatti: qui la Lega aveva più del 40%, adesso veleggia sul 16%; Forza Italia si impone con il 28%. Minimizza Luigi Negri, segretario nazionale della Lega: «Conosco Malberti da troppo tempo per non pensare che le sue dichiarazioni siano state alterate e manipolate da certa stampa. Il notaio Malberti non è una qualunque Brizzi (consigliera leghista passata ad Alleanza Nazionale, ndr), pronta a correre sotto la bandiera di chi le garantisce uno stipendio». Aggiunge il segretario leghista: «Credo che il caso montato da certi giornalisti sia del tutto gonfiato». Contro i quotidiani Luigi Negri tira fendenti a più non posso. Ha già querelato L'Indipendente per quell'articolo che dava conto di 9 consiglieri del Carroccio a Mortara passati nelle file dell'msi. «Falso», tuona lui. Eh sì, i consiglieri si sono «solo» dichiarati indipendenti. Poi c'è la corsa alle poltrone milanesi. Il vicesindaco Elena Bedoni e il consigliere Grugnetti sono stati eletti. Lasceranno Palazzo Marino, ma senza fretta. Bisogna prima decidere chi li sostituirà. In ballo c'è soprattutto la carica di vicesindaco. Candidatissima è Elena Gazzola, adesso presidente del consiglio comunale. Lei, che è moglie di Luigi Negri, non piace a tutti. E con molto veleno i due vengono chiamati i coniugi «Ceausescu». Quanti problemi per Marco Formentini, giovedì prossimo

Luoghi citati: Milano, Sicilia