Il segretario della Quercia: la città che conta adesso è chiusa in casa a guardare la tv di Massimo Gramellini
Il segretario della Quercia: la città che conta adesso è chiusa in casa a guardare la tv Il segretario della Quercia: la città che conta adesso è chiusa in casa a guardare la tv I pidiessini di Publitalia hanno votato Segni «Troppi attacchi all'azienda» La sede Fininvest a Cotogno Monzese A destra, Carla Stampa. Sotto, Formentini vinta che avremmo vinto in almeno quattro collegi». Deputato insonne ed emblematico, Carla Stampa: giornalista di Epoca, è una dipendente del vincitore. «Alla Mondadori ci siamo addestrati a fare l'opposizione». E ricorda ancora quel primo incontro con il suo editore due anni fa, lui tutto sorridente e lei: «Dottore, questa non è la Fininvest, qui c'è una lunga tradizione di sinistra. Ecco, vede, questa è la carta dei diritti». «Dia qua, che la firmo subito». Confalonieri, agitato: «Silvio, prima leggila, almeno». «Invece ha firmato la carta con un bel sorriso. Tanto il giorno dopo si era già dimenticato che esistesse». La sinistra Fininvest, lei la racconta così: «Carbonai. Agiscono sotto traccia. Se c'è una fiammella fannno attenzione che non brilli troppo, altrimenti arriva subito un piedaccio che la spegne. Per proporgli un coordinamento comune, noi Mondadori abbiamo detto: vediamoci in mensa. Ma i Fininvest: per carità, meglio fuori». Eppure la Sinistra è un sogno strano: scompare nelle urne e riappare dove meno te la aspetti, cioè proprio alle spalle del Dottore. «Siamo tanti, quasi quanti gli interisti». Carlo Momigliano appartiene alle truppe scelte di Publitalia. E racconta come proprio nel motore di Forza Italia si annidi la più alta concentrazione di progressisti delll'azienda. Carlotti, il capo del marketing, e poi Paolini, Camillieri... «Ad Arcore, in certe riunioni, c'erano più comunisti che nel consiglio d'amministrazione della Rai». C'erano? «Queste ultime settimane di attacchi all'azienda hanno fatto di me un pattista e di altri delle schede bianche. Certo, non ci vergogniamo di esser stati di sinistra, come non ci si vergogna di essere stati innamorati. Pazienza per il passato, quando in Fininvest eravamo visti come quelli del pei e al pei come quelli della Fininvest. Ma l'azienda ci ha sempre rispettato, mentre la sinistra con noi ha sbagliato tutto. Aveva una posizione fortissima dentro la Fininvest e se n'è accorta troppo tardi, quando l'aveva già distrutta. Parlo di decine, centinaia di voti. Non hanno aggredito Berlusconi, ma l'azienda. E ci hanno perduti». Massimo Gramellini (3 - fine)
Persone citate: Berlusconi, Carla Stampa, Carlo Momigliano, Carlotti, Confalonieri, Formentini, Paolini
Luoghi citati: Arcore
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