IL ROBIN HOOD SBAGLIATO di Paolo Guzzanti

IL ROBIN HOOD SBAGLIATO IL ROBIN HOOD SBAGLIATO che Iano si sarebbe già pentito dei suoi delitti. Anzi, don Antonio certifica che l'uomo vive in perenne angoscia e «in imbarazzo per aver riconosciuto i propri errori, in trepidazione insonne per i famigliari e in rimorso cocente nell'intimo della coscienza». Ora, a prescindere dall'«imbarazzo» di un capomafia pluriomicida, sembra chiaro che se costui risulta anche «in trepidazione insonne per i famigliari», vuol dire che oltre ad essere un pentito sul fronte interno della coscienza, lo è anche su quello esterno dei verbali di testimonianza. E quindi è AMessina un quartiere è insorto in difesa di un boss. La gente sta dalla parte del mafioso e lo protegge, contendendolo alla giustizia: ha promesso che da oggi assedierà persino il tribunale che si appresta a processarlo. L'uomo si chiama Sebastiano Ferrara, detto Iano. E il suo è certamente un caso delicato, perché i messinesi che stanno dalla sua parte penseranno di aver ragione a proteggere questo Robin Hood della lupara. E inoltre, il parroco del quartiere in cui l'uomo è stato arrestato, don Antonio Caizzone, si è schierato anche lui dalla parte di Iano, sia pure per umanissimi ed evangelici motivi, primo tra i quali il fatto Paolo Guzzanti CONTINUA A PAG. 2 SETTIMA COLONNA

Persone citate: Antonio Caizzone, Iano, Robin Hood, Sebastiano Ferrara