Ernst Nolte contro Spielberg

«Schindler's» falso? «Schindler's» falso? Ernst Nolte contro Spielberg BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Schindler's List, il film di Steven Spielberg sull'Olocausto, fornisce una rappresentazione parziale della realtà storica: ad affermarlo è lo storico tedesco Ernst Nolte - molto noto anche in Italia per le sue tesi revisioniste sul nazismo - ed è subito polemica. Durante un talk show televisivo su Sat 1, Nolte ha accusato Spielberg di aver mostrato «soltanto il fanatismo delle SS», senza tener conto del «contesto storico della guerra civile europea» dalla quale «scaturirono i massacri». Gli ha risposto la Frankfurter Allgemeine Zeitung: «Una tesi inconcepibile, una posizione scolastica e inopportuna». In realtà Nolte non ha fatto che applicare a Schindler's List le sue tesi abituali sul nazismo e l'Olocausto, che tendono a «relativizzare» il genocidio degli ebrei e ad inserirlo nel «contesto storico della lotta fra totalitarismi». Queste tesi sono state ripetute anche nella trasmissione televisiva, durante la quale Nolte ha ribadito che «l'annientamento» è stato introdotto in Europa dal bolscevismo stalinista, rispetto al quale dunque l'Olocausto è stato «posticipato». Se i bolscevichi erano dei «razionalisti dello sterminio», i nazisti erano degli «irrazionalisti» che avrebbero «introiettato la paura» del bolscevismo, adottandone i metodi e facendo degli ebrei l'obiettivo finale di questa irrazionalità. Nolte si è riferito anche alle rappresaglie, e in particolare all'eccidio delle Fosse Ardeatine, che corrisponderebbe a «un criterio normalmente vigente in guerra», a differenza di altri episodi nei quali la reazione delle SS sarebbe stata «sproporzionata». Una serie di tesi, ha ribattuto la Frankfurter, che mostrano «freddezza scolastica» e cattivo gusto, nel momento in cui la cronaca tedesca è costretta a registrare episodi allarmanti come l'incendio alla sinagoga di Lubecca. [e. n.)

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