Ad Aiaccio notte di rivolta

Ad Ajaccio notte di rivolta Ad Ajaccio notte di rivolta Dopo l'arresto di 14 nazionalisti corsi UN MITO CANCELLATO BERNA NOSTRO SERVIZIO «Se la Svizzera resiste ad oltranza al richiamo dell'Europa la colpa è di Guglielmo Teli, un eroe che per di più non è mai esistito». Così Olivier Pavillon, il direttore del Museo Storico di Losanna, che in questi giorni ha ricevuto lettere minatorie per aver allestito una mostra iconoclasta sulla figura del mitico arciere, fautore, secondo la leggenda, dell'indipendenza elvetica. «Non è certo una novità storica che l'esistenza di Guglielmo Teli sia un'invenzione del XIV secolo - continua il responsabile del Museo di Losanna - e tutti noi faremmo meglio ad interrogarci in modo critico sull'identità svizzera, sul nostro futuro, su quale Europa vogliamo, e soprattutto se la vogliamo». AJACCIO. «Libertà per i patrioti»: con questo slogan l'altra sera circa duecento persone hanno manifestato ad Ajaccio a sostegno dei 14 nazionalisti corsi arrestati nei giorni scorsi. Nuvole di gas lacrimogeni, vetrine infrante, edifici sgomberati, bottiglie incendiarie e colpi di arma da fuoco sono il bilancio della protesta che è durata fino alle 3 di notte. Quando si è svegliata, la città aveva le strade cosparse di vetri in frantumi, mattoni e bastoni. L'episodio che ha scatenato la manifestazione risale alla notte tra domenica e lunedì: grazie a una soffiata la polizia aveva teso un agguato a un gruppo di terroristi indipendentisti corsi sorprendendoli mentre si apprestavano a fare saltare in aria il complesso turistico denominato Sperone, sulla costa meridionale dell'isola. Gli agenti, appostati nella zona, avevano visto arrivare quattro uomini mascherati forniti di giubbotti antiproiettile. I terroristi avevano Indipendentisti corsi con il simbolo del movimento terrorista aperto il fuoco cercando di fuggire, ma erano stati catturati insieme con 10 complici che li attendevano in due auto. Erano stati sequestrati 50 chili di esplosivi e una grossa quantità di armi, comprese pistole automatiche, mitra e granate oltre a uniformi militari. La protesta si è tenuta pro¬ prio davanti al commissariato in cui erano detenuti da lunedì i militanti nazionalisti (sembra si tratti di elementi vicini al fronte di liberazione nazionale corso, Fnlc). Trascorsa la mezzanotte, qualche decina di manifestanti ha cominciato a lanciare petardi all'interno del muro di cinta dei giardini della E' la rielaborazione di una leggenda nordica. Lettere di minacce e insulti ai curatori UN MORTO. 6 FERITI

Persone citate: Guglielmo Teli, Olivier Pavillon

Luoghi citati: Europa, Svizzera