«Ciampi, alt alle nomine»
«Ciampi, alt alle nomine» «Ciampi, alt alle nomine» Forza Italia diffida il governo uscente ROMA. Altolà di Forza Italia al governo Ciampi sulle nomine. «Il governo, in carica soltanto per l'ordinaria amministrazione - afferma il portavoce del partito di Berlusconi, Antonio Tajani - farebbe bene ad astenersi dal prendere decisioni e dall'effettuare nomine che avrebbero tutta l'aria di colpi di mano, contro la volontà popolare». La nota non precisa quali decisioni e nomine non dovrebbero essere adottate. Il comunicato di Forza Italia potrebbe far riferimento ad alcune decisioni relative alle nomine nella struttura della presidenza del Consiglio, nelle banche e nel settore della Sanità. Più verosimilmente nasce dal caso Viezzoli. Il presidente dell'Enel è stato invitato a lasciare l'incarico da tre ministri: Barucci (Tesoro), Savona (Industria) e Spaventa (Bilancio). La ragione è l'incompatibilità, secondo i tre ministri, della posi- Antonio Tajani portavoce ufficiale di Silvio Berlusconi zione di Viezzoli con il suo coinvolgimento nell'inchiesta giudiziaria sulla centrale Enel di Gioia Tauro. In difesa di Viezzoli sono insorti Lega e Pds, mentre il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Maccanico, ha sottolineato che il governo Ciampi è nella pienezza dei suoi poteri, ad eccezione di quello legislativo, poiché non si tratta di un governo dimissionario, in quanto Scalfaro aveva respinto le dimissioni di Ciampi. «Gli italiani - prosegue il comunicato - hanno votato per un governo liberaldemocratico: partiti e movimenti del Polo della libei tà sono al lavoro per dare una risposta positiva agli elettori nel più breve tempo possibile. Tutto lascia pensare che gli incontri di questi giorni porteranno a risultati positivi e quindi a dare all'Italia un nuovo esecutivo». «Nessuna nomina - risponde il portavoce della presidenza del Consiglio, Paolo Peluffo - è prevista da parte del governo in carica. D'altra parte, come è noto, in base alle procedure vigenti, le principali nomine ad enti pubblici sono soggette al controllo del Parlamento e, quindi, delle nuove Camere». «In ogni caso - ha aggiunto Peluffo - il governo si è sempre attenuto a rigorosa correttezza istituzionale in tutto questo delicato periodo di transizione».
Luoghi citati: Gioia Tauro, Italia, Roma, Savona
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