Oleodotto si muove la procura

Partita la bonifica fra Borgofranco e Baio Dora. I contadini: «e' terra bruciata» Partita la bonifica fra Borgofranco e Baio Dora. I contadini: «e' terra bruciata» Oleodotto, si muove la procura La Snani: «Troppa pressione nella condotta» I tecnici della Snam giurano che nella campagna fra Borgofranco e Baio Dora non resterà neppure una goccia di greggio fuoriuscito sabato pomeriggio dall'oleodotto Pavia-Martigny. Difficile convincere i contadini della zona che sarà possibile ripiantare mais e orzo: «Quella è terra bruciata, i nostri agricoltori torneranno a lavorarla solo se verranno fornite precise garanzie: non dimentichiamo che quei campi si trovano su un'autentica polveriera visto che a due passi dall'oleodotto corre il metanodotto» dice il sindaco di Borgofranco, Claudio Ferrando. Mentre si lavora alla bonifica, la Snam ha annunciato che risarcirà a tempi brevi tutti gli agricoltori per i danni arrecati dal greggio: una cifra esatta dell'entità del disastro sarà fornita mercoledì 6 aprile durante la riunione in Regione della Commissione grandi rischi. Il presidente della giunta regionale Brizio, ieri mattina, ha avuto colloquio telefonico con l'amministratore delegato dell'Eni Franco Bernabò: «Mi ha assicurato che verrà a Torino quanto prima con una mappa dettagliata degli interventi per le aree a grande rischio, davvero troppe in Piemonte». Sta muovendo i primi passi l'inchiesta della Procura della Repubblica di Ivrea: il pezzo di tubo da dove il greggio è fuoruscito è stato sequestrato dai carabinieri. La falla aperta è larga una quindicina di centimetri: c'è da capire innanzitutto se la conduttura abbia ceduto perché obsoleta, oppure per altre cause. La stessa Snam, in una nota diffusa ieri sera, parla di un «fenomeno di sovrappressione nel corso delle operazioni di rimessa in esercizio della condotta dopo una sosta per manutenzione». Da chiarire anche il perché dell'incendio seguito alla fuoruscita di greggio e le modalità d'intervento della Snam dopo le numerose segnalazioni degli strani odori provenienti dalla zona dell'autostrada. Per Borgofranco d'Ivrea e più in generale per la sicurezza delle migliaia di chilometri di oleo- dotti e gasdotti attivi in Italia, si decide l'8 aprile nella conferenza interministeriale per la sicurezza delle attività industriali (composta dai ministeri Ambiente, Sanità, Industria, Protezione civile, e dal corpo dei vigili del fuoco). Lo annuncia il direttore generale del ministero dell'Ambiente Corrado Clini: «La commissione sarà chiamata a valutare la proposta di un programma urgente di interventi». Clini, in particolare, si chiede «quali altri disastri dobbiamo rischiare o subire prima di assumere decisioni finalmente efficaci». [g. nov.J Il presidente Brizio «L'Eni sta preparando interventi per tutte le aree a rischio» H p Sopra i sindaco di Borgofranco d'Ivrea Claudio Ferrando: «Vogliamo dalla Snam precise garanzie sulla sicurezza degli impianti»

Persone citate: Baio, Baio Dora, Brizio, Claudio Ferrando, Clini, Corrado Clini, Martigny

Luoghi citati: Italia, Ivrea, Pavia, Piemonte, Torino