Erano regine d'Europa adesso rischiano laA2

Basket, Roma e Cantò sono nei guai Basket, Roma e Cantò sono nei guai Erano regine d'Europa adesso rischiano laA2 Anche Caserta è sul filo del rasoio Per tutte la roulette deiplayout? Roma: scudetto nel 1983, campione d'Europa nel 1984, Coppa Korac nel 1992. Cantù: scudetto nel 1981, campione d'Europa nei due anni successivi, Coppa Korac nel 1991 (ultima di una serie di 12 trofei internazionali); Caserta: scudetto nel 1991, il primo e unico della sua storia. Tre squadre «titolate», nell'ultimo decennio frequentatrici dell'alta classifica e la Clear, addirittura, terza e ammessa all'Euroclub nella passata stagione. Quest'anno no. Per trovarle, bisogna leggere la graduatoria dal basso: Caserta e Cantù punti 20, Roma 18. Incombe lo spauracchio della retrocessione in A2, per via diretta o dopo i playout. Le tre ex-grandi sono ad un passo dal baratro, in cui è già caduta Venezia. Il penultimo posto è lì, attestato sui 17 punti della Baker Livorno, punteggio dispari per il -1 con il quale il club toscano ha iniziato il torneo. Ma proprio il cappio nel quale Cantù, Caserta e Roma rischiano di infilare il collo, stimola il loro orgoglio. In una stagione disgraziata e soprattutto ricca di errori (Cantù e Roma più di Caserta) spuntano, di tanto in tanto, prestazioni degne dell'antica nobiltà: la Clear è andata a vincere a Trieste, l'Onyx a Livorno e, domenica, la Burghy ha fermato la Glaxo al Palaeur. Basteranno? Forse sì per evitare l'immediata caduta in A2, non per allontanare il purgatorio dei playout, dieci partite da combattimento per due soli pass per l'Ai (uno per girone). C'è ancora una piccola speranza di agganciare i playoff, quelli che danno la certezza di restare nella massima serie, ma sulla Campeginese, adesso 10a, Clear e Onyx devono recuperare due punti e la Burghy addirittura quattro. Forse troppi, tenendo conto che c'è anche la concorrenza della Bialetti (a pari punti con Cantù e Caserta), la rabbia della Baker e un calendario non certo agevole. Vediamolo. Clear: la capolista Buckler in trasferta, la Pfizer Reggio Calabria in casa, la Benetton fuori. Roba da brividi, anche se proprio con le migliori i canturini hanno tirato fuori le prestazioni più orgogliose. Ma la chiave è una: la pattuglia di italiani, decisiva dopo l'allontanamento dell'olandese Hammink, ha ancora la giusta carica? Onyx: la retrocessa Venezia e la Bialetti in casa, la Filodoro a Bologna. Ha il calendario più agevole, a patto che Shackleford torni quello vero e non tutto sia affidato ai tiri di Bonaccorsi. Bialetti: Reggio Calabria in casa, trasferta a Caserta per chiudere con la capolista Buckler a Montecatini. Non facile, anche se in Toscana, all'ultima giornata, arriverà una Bologna già demotivata e pronta per la sosta. Burghy: Benetton in trasferta, Filodoro al Palaeur, Pfizer a Reggio Calabria. Per la salvezza occorre la Roma di domenica, quella con il vero English. BaJker: Campeginese in casa, Glaxo fuori, Kleenex in casa. Dovrà far valere il fattore-campo ma quel punto di penalizzazione rischia di essere pesante. Infine una brutta notizia: ier c'è stata una grave rottura nella Lega basket durante la riunione a Milano per discutere la nuova formula del campionato: Cazzola (Virtus Bologna), Fumo (Treviso) e Crosato (Trieste) si sono dimessi dalla giunta. Probabilmente dovrà intervenire il presidente federale Petrucci. Gabriele Tacchini