Il governo «dimissiona» Viezzoli dall'Enel

Il governo «dimissiona» Vignoli dall'Enel Un comunicato congiunto di tre ministri (Barucci, Savona e Spaventa) mette fine al braccio di ferro Il governo «dimissiona» Vignoli dall'Enel «Per il caso Gioia Tauro è incompatibile con la guida della spa» ROMA. Non c'erano riusciti venerdì, ce l'hanno fatta ieri sera. I ministri del governo Ciampi hanno detto «no» alla permanenza di Franco Viezzoli alla presidenza dell'Enel. La comunicazione ufficiale è arrivata pochi minuti prima delle dieci di sera dal ministero del Tesoro. «Il ministro del Tesoro, quale azionista unico dell'Enel Spa, il ministro dell'Industria ed il ministro del Bilancio - recita un comunicato - hanno concordemente rilevato che la posizione processuale del dott. Franco Viezzoli, conseguente al giudizio penale relativo alla centrale di Gioia Tauro, non è compatibile con la carica di presidente del consiglio di amministrazione della società. Gli organi sociali competenti daranno pertanto corso agli adempimenti necessari per adottare, entro il più breve tempo possibile, le determinazioni conseguenti». Genovese (ma di origine istriana), 69 anni, Franco Viezzoli è un esponente di spicco della categoria dei manager pubblici, con una lunga carriera nel mondo delle imprese a capitale statale. All'Enel è approdato nel 1987, proveniente dalla Finmeccanica. Laureato in Economia e commercio, Viezzoli è entrato all'Iri nel 1950. I suoi primi incarichi hanno riguardato la società di navigazione Italia; successivamente (nel 1956) è passato direttamente all'istituto dove nel 1964 ha raggiunto la carica di direttore generale. Nel luglio 1976 Viezzoli prende la guida della Finmeccanica come presidente ed amministratore delegato (con riconferma nel 1985): il disegno strategico è quello di rilanciare la finanziaria come un polo di tecnologie avanzate. Alla guida della finanziaria manufatturiera dell'Iri Viezzoli ha così promosso iniziative per il raggiungimento di grandi intese internazionali come quelle in campo aeronautico fra Aeritalia, Boeing e Acrospatiale e come quella in campo energetico fra Ansaldo, Westinghouse e General Electric. Passato all'Enel come successore di Francesco Corbellini, Viezzoli è stato riconfermato alla presidenza nel gennaio del '92 ed ha continuato a guidare l'ente elettrico in occasione della sua trasformazione in spa dell'agosto scorso, che ha anche visto comparire la nuova figura dell'amministratore delegato nella persona di Alfonso Limbruno, già direttore generale. I problemi giudiziari che hanno segnato l'ultima fase della sua presidenza sono legati alla centrale di Gioia Tauro. Il 19 gennaio scorso, infatti, la magistratura di Palmi (Reggio Calabria) ha spiccato numerosi ordini di custodia in relazione agli appalti per i lavori della centrale e anche per Viezzoli sono scattati gli arresti domiciliari. Nei giorni scorsi, dopo una sentenza di revoca della Cassazione, è venuto a cadere il mandato di arresto e Viezzoli è tornato in libertà. [r. e. s.l Franco Viezzoli

Luoghi citati: Gioia Tauro, Italia, Reggio Calabria, Roma, Savona