Psicosi-Rocefin in tutta Italia

Psicosi-Rocefin in tutta Italia Aliarmi a Modena e Alessandria Psicosi-Rocefin in tutta Italia ROMA. Cresce la psicosi per il «Rocefin», l'antibiotico finito sotto accusa dopo alcuni decessi «sospetti». In tutta Italia, infatti, si moltiplicano le segnalazioni e gli allarmi, al punto che il Codacons (il comitato per la difesa dei consumatori) ha inviato un esposto al Tribunale dei ministri contro Maria Pia Garavaglia. Nel documento, la titolare del dicastero della Sanità viene attaccata perché «non ha ancora ritirato cautelarmente dal commercio il "Rocefin" e non ha comunicato alla Cee gli eventi verificatisi con gli accertamenti immediatamente espletati». Contemporaneamente, il Codacons ha chiesto alla Commissione unica del farmaco e al ministro di sospendere il «Rocefin» dal commercio fino al completamento delle indagini avviate dopo le prime segnalazioni. La vicenda «Rocefin» era esplosa in Campania la settimana scorsa dopo la morte di una donna che aveva assunto il farmaco. Era stata avanzata l'ipotesi di una partita rubata e scaduta, ma l'allarme era poi aumentato nei giorni seguenti, quando il decesso di un architetto napoletano - Giulio Imparato - aveva sollevato nuovi dubbi nei confronti dell'antibiotico. Domenica, però, il risultato dell'autopsia aveva assolto il «Rocefin» da responsabilità nella morte del professionista. «Arresto cardiaco a seguito di gravi complicazioni polmonari»: questo era stato il verdetto del perito dopo l'esame condotto sulla salma dell'architetto Imparato. Una sentenza che, pur scagionando l'antibiotico, non è riuscita però a mettere fine alla psicosi. Lo confermano alcuni episodi accaduti ieri. Ad esempio a Modena, dove la procura della Repubblica ha aperto un'inchiesta sulla morte di una pensionata di 72 anni, avvenuta domenica nella clinica psichiatrica del Policlinico. Durante la degenza, infatti, l'anziana era stata curata anche con il «Rocefin». La vittima, Filomena Di Lorenzo, è morta per problemi cardiaci di cui soffriva da tempo. L'antibiotico al centro della bufera le era stato somministrato perché, a giudizio dei medici, erano sopravvenute complicazioni relative a un focolaio di polmonite. Ecco perché il sostituto procuratore della Repubblica, Giuseppe Tibis, ha dispo- sto l'autopsia. Il caso è stato segnalato alla procura dal direttore sanitario del policlinico, il professor Carlo Saccani. In seguito a questo episodio, l'Usi 16 ha deciso in via cautelativa di sospendere l'erogazione del farmaco in tutti gli organismi sanitari del proprio territorio di competenza. La donna, ha fatto sapere ieri la direzione sanitaria, era stata in precedenza ricoverata all'ospedale di Carpi per uno scompenso cardiaco. Il 3 marzo, poi, in seguito a problemi di salute mentale, era stata trasferita alla clinica psichiatrica dell'ospedale modenese. Il 22, secondo i medici, si è manifestato uno stato febbrile ed è quindi stata decisa la somministrazione del «Rocefin». Secondo il direttore della clinica' psichiatrica, il professor Giampaolo Guaraldi, «non c'è però alcun rapporto tra i due episodi». Anche in Piemonte non sono mancate segnalazioni che tradiscono la psicosi per il farmaco. Ieri a Novi Ligure, in provincia di Alessandria, un uomo ha rivelato che il figlio di 16 mesi ha accusato un'allergia in seguito all'iniezione di una dose dell'antibiotico. Il pediatra, Giovanni Mazzarello, ha minimizzato la vicenda: «Una reazione allergica, cutanea, che tutti i derivati della penicillina possono dare». Ma il padre del bimbo, denunciando l'episodio, non ha nascosto la propria preoccupazione: «Quindici giorni fa mio figlio aveva la gola arrossata e una febbre altissima. L'antibiotico gli è stato prescritto dal medico. Almeno in altre due occasioni, in passato, al bimbo era già stato somministrato quel medicinale, ma senza alcuna conseguenza». Ma questa volta, dopo la prima iniezione il bimbo ha accusato disturbi. E' stato accompagnato prima in ospedale e poi dal medico curante. «Aveva una irritazione cutanea, con reazione allergica estesa a tutto il volto. Sembrava che avesse il morbillo - dice il padre -. Il pediatra ha subito interrotto la somministrazione dell'antibiotico e mio figlio si è ripreso in 48 ore». Il miglioramento delle condizioni non è servito però ad annullare i timori: «Ho tenuto le fiale non utilizzate - aggiunge l'uomo -. Sono a disposizione di chi volesse disporre un'analisi», [r. cri.] Si allarga in tutta Italia la psicosi per l'antibiotico Rocefin

Persone citate: Carlo Saccani, Filomena Di Lorenzo, Garavaglia, Giampaolo Guaraldi, Giovanni Mazzarello, Giulio Imparato, Giuseppe Tibis