Vescovo assolve il prete rock
Polemiche a Terni sull'iniziativa del sacerdote, ma il presule: «Io l'ho sempre appoggiato» Polemiche a Terni sull'iniziativa del sacerdote, ma il presule: «Io l'ho sempre appoggiato» Vescovo assolve il prete rode Va in discoteca per salvare i giovani TERNI. Se una pecora abbandona il gregge spetta al pastore mettersi alla sua ricerca per riportarla all'ovile. Deve esserselo ricordato don Slawek Paszczek, 29 anni, d'origine polacca, da quattro mesi parroco di Giove. Don Slawek si è vestito allo stesso modo dei giovani del paese che non frequentavano più le funzioni religiose (blue-jeans e maglione) e li ha seguiti nella discoteca della cittadina a pochi chilometri da Terni. «Con lui parliamo di tutto, certo anche di musica - racconta un giovanotto del posto -. No, don Slawek con noi non ha mai fatto prediche: è diventato nostro amico alla svelta e così abbiamo deciso di tornare in parrocchia». L'iniziativa del parroco polacco però non ha convinto tutti: in paese si sono formati due partiti e qualcuno è arrivato a rivolgersi direttamente al vescovo di Terni per richiamare l'intraprendente «prete-rock». Monsignor Gualdrini ha provato a riportare un po' di pace tra chi non condivide le scelte del prete polacco: «Credo sia una cosa buona che un giovane sacerdote accompagni i ragazzi della sua parrocchia in discoteca, molte volte assieme ai loro genitori. E' un modo per conoscere meglio i giovani, per capire più a fondo i loro problemi. Don Slawek non va certo in discoteca per esibirsi nel ballo. Lui mi aveva chiesto consigli, parlandomi della forte attrazione dei giovani di Giove per quella grande sala da ballo, e io ho appoggiato l'iniziativa, raccomandando prudenza». I contestatori del paese sono così serviti, anche se qualcuno è deciso a non arrendersi. Il prete «biondo e dagli occhi azzurri» non verrà trasferito, come qualcuno era arrivato a chiedere. «La verità è che i risultati sono sotto gli occhi di tutti e il ritorno in parrocchia di molti giovani ha provocato reazioni - confida don Dario Narewski, un sacerdote polacco ospite di don Slawek, suo amico da sempre -. Quattro mesi fa, al momento del suo arrivo, in chiesa andava soltanto qualche persona anziana, lui non se la sentiva di starsene con le mani in mano e così ha cominciato a frequentare i giovani. Sapeva che la sua iniziativa non sarebbe stata giudicata bene da tutti, ma lui è tenace come papa Wojtyla». Ed eccolo don Slawek, stanco dopo una giornata trascorsa in chiesa e in giro tra la gente: «Chi mi conosce mi rimprovera perché sostiene che affronto i problemi di petto. Ma questo è sbagliato, a me piace studiare i problemi e impegnarsi per risolverli. Quando sono arrivato in paese ho impiegato una settimana per capire la situazione, poi sono passato all'azione: al "Syborg", nella grande discoteca poco distante dalla mia chiesa, sono andato quando ho capito che era la sola soluzione per diventare amico dei giovani. Ci sono riuscito e adesso quasi tutti frequentano la parrocchia». Una notevole conoscenza della musica ha aiutato don Slawek: «Quand'ero ragazzo ho frequentato la discoteca. Per qualche tempo ho lavorato come disc-jockey, mi piace tutta la musica, certo anche il rock». Anche se non tutti condividono i suoi metodi, il «placet» del vescovo lo mette al sicuro: «Non ho paura di affrontare i miei contestatori. Assieme ad altri sacerdoti siamo stati un giorno intero dal vescovo per affrontare il problema giovani. Occorre vedere dove vanno, e non limitarsi ad aspettare che la pecora smarrita torni spontaneamente all'ovile». Mario Mariano Il parroco contestato «E' l'unico metodo per portarli in Chiesa» La discoteca non è più vietata ai preti. A sinistra, don Mazzi
Persone citate: Dario Narewski, Mario Mariano, Mazzi, Slawek Paszczek, Vescovo, Wojtyla
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