Delitto nell'ora d'aritmetica di Fabio Galvano

Era armato di pistola e coltello e ha ferito altre due dodicenni. L'hanno immobilizzato gli insegnanti Era armato di pistola e coltello e ha ferito altre due dodicenni. L'hanno immobilizzato gli insegnanti Delitto nell'ora d'aritmetica Inghilterra, folle pugnala una bimba LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Una bambina di 12 anni uccisa a coltellate in un'aula scolastica e altre due ferite, una in modo abbastanza grave. L'Inghilterra ò scossa. Si domanda il perché e non ha risposte. Sa soltanto che il bilancio dell'aggressione nella scuola di Middlesbrough, nel Nord-Est dell'Inghilterra, sarebbe stato molto più tragico senza il coraggioso intervento di due insegnanti che hanno affrontato a mani nude l'assassino e sono riusciti a disarmarlo. L'uomo è stato arrestato: ha 29 anni, ma la polizia non dice altro, né il nome, né il movente. Follia? Vendetta? E' difficile dire. Un'intera scolaresca è sotto shock, una città scopre smarrita di non avere difese contro la violenza cieca. La vittima si chiamava Nikki Conroy. Una bambina come tante altre. Anche lei, ieri mattina, aveva varcato da poco il cancello della Hall Garth School. Con altri 25 bambini - tutti fra i 12 e i 13 anni - stava seguendo la lezione di matematica. Improvvisamente è esploso il dramma. L'assassino ha fatto irruzione nell'aula, armato di due coltelli e di una pistola, in tenuta mimetica, il volto coperto da una calzamaglia. Ha subito puntato la pistola alla testa di un ragazzo, Souhil Malik, intimando all'insegnante, che cercava di parlar- gli per ammansirlo, di uscire dall'aula. «Era calmo, non gridava», racconta il ragazzo: «Continuava a ripetere: «Hanno ucciso me e adesso hanno ucciso tutti voi». Aveva una sacca, diceva che conteneva altre armi. Ci ha fatto andare tutti contro il muro, poi ha ordinato ai ragazzi di voltarsi e di inginocchiarsi. Alcune delle ragazze gridavano. E allora, credo, che le ha colpite; ma non ho sentito spari». Il dramma si è svolto in pochi attimi. Quando l'insegnante di matematica ha fatto a sua volta irruzione nell'aula, accompagnato da un collega con cui ha disarmato l'aggressore, Nikki Conroy era già a terra, in una pozza di sangue. Altre due compagne erano ferite. Michelle Reeve, di 13 anni, aveva ricevuto numerose coltellate alla schiena e al petto, ed è stata sottoposta a un lungo intervento chirurgico in seguito al quale è stata dichiarata fuori pericolo. Emma Winter, anche lei di 13 anni, aveva invece due ferite leggere alla schiena e ieri sera ha già potuto rientrare a casa. «C'era sangue dappertutto, era terribile», ha raccontato Leanne Dolan, che ieri era arrivata a scuola in ritardo e aveva manca¬ to di pochi secondi la terribile avventura: «Nikki era coperta di sangue, le altre ragazze gridavano e piangevano». Ma resta il mistero. Chi è l'assassino? E perché ha compiuto quel gesto apparentemente insensato? Il direttore della scuola, intervistato ieri sera dalla Bbc, ha confermato che non era persona conosciuta né dagli insegnanti né, pare, dagli studenti. «Non sappiamo chi sia», ha detto Peter Smith. L'unica cosa che l'ispettore Jones ha potuto o voluto smentire è la voce secondo cui l'assassino sarebbe evaso poche ore prima dal carcere della città. Non si sa neppure come l'uomo abbia fatto a entrare nella scuola. Il cancello principale è sempre tenuto sotto controllo, le porte secondarie a quell'ora erano chiuse. Il direttore ha ammesso che è «estremamente difficile» garantire una sicurezza al cento per cento, ma che tutte le misure finora adottate saranno riesaminate. Non è il solo a porsi il problema. Se lo pone il ministro dell'Educazione John Patten. E in centinaia e migliaia di scuole inglesi, ieri, l'onda d'urto della tragedia di Middlesbrough ha spinto genitori e insegnanti a chiede¬ re che si faccia qualcosa per impedire altri incidenti. «Dobbiamo domandarci se le scuole devono diventare fortezze», ha commentato con amarezza Nigel de Gruchy, segretario generale del sindacato che raggruppa gli insegnanti. L'estate scorsa un uomo, anche quello armato di coltello, aveva tenuto ostaggio un'intera classe in una scuola di Birmingham; e da allora una guardia è stata assunta per rassicurare studenti e insegnanti. Si sono anche registrati, nei quartieri settentrionali di Londra, risse armate fra studenti che portavano in classe la violenza delle strade; e da allora gli insegnanti sono dotati di walkie-talkies collegati con la polizia. Ma quello di Middlesbrough e un caso del tutto diverso. I mille bambini della Hall Garth School sono stati mandati a casa e oggi non ci saranno lezioni. Domani, al rientro, tutti cercheranno - senza riuscirci - di dimenticare. E non sarà facile far superare a molti studenti - un ragazzino di 12 anni era ieri sera ricoverato in stato di shock - l'orrore di quelle scene. Fabio Galvano

Persone citate: Dolan, Emma Winter, Hall Garth, John Patten, Jones, Michelle Reeve, Nikki Conroy, Peter Smith

Luoghi citati: Birmingham, Inghilterra, Londra