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Dopo una «soffiata» da Londra, scambi record (1400 miliardi). Nella City futures alle stelle Dopo una «soffiata» da Londra, scambi record (1400 miliardi). Nella City futures alle stelle Per lira e Borsa un lunedì da leoni Le previsioni sul voto danno la carica a Piazza Affari MILANO. Mattina. Arriva da Londra la «soffiata», detta anche «rumour»: il Polo della libertà ha la maggioranza assoluta. Pochi minuti e tutto scatta al rialzo, lira, Borsa, Bot e Cct. A dodici ore dalla chiusura delle urne, inizia così una delle più singolari giornate dei mercati italiani. «L'estero scommette sulla stabilità del prossimo governo» è la parola d'ordine. E difatti l'estero (o l'estero vestito) inizia a comperare, di tutto, a man bassa. Si infiamma piazza Affari, che chiuderà la giornata con un rialzo record del 3,55% dell'indice Comit. Ruggisce la lira e scala su marco e dollaro sei, otto, dodici, perfino sedici punti. Ritornano vedettes obbligazioni e titoli di Stato, mentre i futures sui Btp guadagnano fino a tre lire. Intendiamoci, non è solo fumo. La lira, lo ripetono con frequenza gli analisti, è «sottovalutata». Da qualche tempo risultava anche un po' abbandonata. Logico che, ai primi accenni di un rialzo e di prospettive di fiducia, gli operatori corrano a ricoprirsi, per non restare indietro agli altri. E anche chi dall'estero acquista titoli italiani, a buon conto compera anche lire, non si sa mai. Così prosegue la giornata straordinaria, scandita da sempre nuovi record. Ecco che si risvegliano i borsini, e fioccano ordini di acquisto. Entra nel parterre a passo di carica la speculazione professionale. Rialzo chiama rialzo. Arrivano immediatamente, e fanno la loro parte i fondi di investimento. La domanda predilige il gruppo Stet, ma non solo. Tutto va al rialzo e alla fine della giornata anche il volume d'affari è record: oltre 1400 miliardi. Via via che le ore passano, si riequilibrano un po' i pesi dei due schieramenti, ma non cambia il clima. L'estero, è la sensazione, ritiene che, comunque vada, non ci sarà da preoccuparsi. Sulle fughe di proiezioni e i sondaggi mascherati, intervie- ne il presidente della Consob Enzo Berlanda, commentando: «La scelta sbagliata è stata quella di fare le votazioni in due giorni, uno dei quali a Borsa aperta. Detto questo, qualsiasi intervento della Consob sarebbe stato giudicato di carattere politico». A Berlanda non e comunque sfuggito l'effetto-sondaggi. E difatti osserva: «Certo, se dalle nostre indagini risultasse che gli operatori a conoscenza di questi sondaggi, peraltro tutti da verificare per attendibilità, erano solo tre o quattro, potremmo valutare eventuali iniziative. Ma è difficile poter dire che solo pochi avevano notizia così riservate, vista l'entità degli scambi e dei contratti». L'ottimismo non cede. L'exploit della lira parte con il marco. Alle 11 il rialzo sulla valuta tedesca è già passato da 10 a 13 punti: 981 lire contro le 994,12 di venerdì. Poi tocca al dollaro, che perde sulla lira 15 punti: 1637,5 contro 1648 di venerdì. Passano le ore e la nostra moneta gonfia i muscoli contro tutte le valute europee, tre punti sul franco francese, 19 punti sulla sterlina, 16 sul franco svizzero. Le ore scorrono ma la lira non molla, trascinando i commenti, le previsioni, le proiezioni degli analisti. Il marco termina la giornata a 976,15 lire, il dollaro addirittura scende fino a 1629,65. La Deutsche Bank Research proietta il cambio marco-lira a tre mesi a quota 971, a sei mesi a 952, a dodici mesi a 917. Impazzano i contratti sui «futures». Il Btp decennale guadagna oltre due lire in chiusura a 111,67. A Milano vengono stipulati 23.000 contraui, a Londra oltre 69.000.1 titoli di Stato mettono mediamente a segno un rialzo superiore ad una lira. E' sera, tutti al televisore. Stremati, si interrogano. Quanto ha giocato la speculazione, e quanto il buon fiuto? La risposta nelle prossime ore. Valeria Sacchi LA BORSA ORA 9,00 10.00 11,00 11,30 14,00 15,15 CHIUSURA 16,30 IL CAMBIO [LIRA-MARCO] 9,00 9,30 10,30 11,00 13,00 FIX. BANKITALIA 15,00 15,30