Bomba curda sfregia Santa Sofìa

L'attentato nel giorno delle elezioni amministrative turche, test-chiave per la premier Ciller L'attentato nel giorno delle elezioni amministrative turche, test-chiave per la premier Ciller Bomba curda sfregia Santa Sofìa Feriti a Istanbul 3 turisti europei ANKARA. Per colpire, i curdi hanno scelto il giorno delle elezioni amministrative, decisive per il futuro del governo turco del premier Tansu Ciller. Una bomba del pkk - il partito dei lavoratori curdi - è esplosa ieri nei giardini dell'antica cattedrale di Santa Sofia a Istanbul, oggi museo dopo essere stata una chiesa e una moschea, causando il ferimento di tre turisti. Un cittadino tedesco di 38 anni è in gravi condizioni, mentre una spagnola, ventunenne, e un olandese di 45 anni hanno riportato solo ferite lievi. Con una telefonata al giornale filo-curdo della capitale, «Ozgur Gundem», l'esercito di liberazione popolare del Kurdistan braccio militare del pkk - ha rivendicato l'attentato. E' dal giugno del 1993 che il partito dei lavoratori del Kurdistan, che lotta per l'indipendenza del Kurdistan turco, conduce una campagna mirata a colpire gli «interessi turistici della Turchia», Paese che dal turismo trae larga parte delle proprie entrate. Secondo gli esperti, le perdite del turismo turco, solo nell'ultimo anno, sono state equivalenti a un miliardo di dollari. Nel corso degli ultimi mesi, in particolare, numerosi sono stati gli attentati contro i turisti stranieri, oltre a una serie di rapimenti che hanno coinvolto anche alcuni italiani, come nel caso del «cercatore dell'Arca perduta» Angelo Palego e dei suoi tre compagni d'avventura svizzeri, sequestrati sulla strada per il monte Ararat il 19 agosto 1993 e rilasciati il 14 settembre. Il clamoroso attentato di ieri a Santa Sofia, l'ennesimo di una campagna elettorale segnata da numerose violenze, è avvenuto nelle stesse ore in cui l'aviazione turca lanciava un'operazione contro i secessionisti curdi nel Sud-Est del Paese. Secondo numerosi testimoni nel villaggio di Kozakli, 19 persone sono rimaste uccise nell'attacco aereo, che ha provocato anche decine di feriti. Secondo molti curdi, ricoverati nel vicino ospedale di Diyarbakir, si sarebbe udito distintamente il rombo di un aereo prima che iniziassero a cadere le bombe. Dalle province a maggioranza curda della Turchia, quelle nei pressi del confine con l'Iraq e con l'Iran, giungono ormai quasi quotidianamente sanguinosi bollettini di guerra che parlano di decine di vittime, in particolare tra i civili curdi. Dal 1984, quando è cominciata la campagna indipendentista del pkk, sono oltre 11 mila le persone rimaste uccise. Solo negli ultimi tre giorni - hanno reso noto ieri fonti ufficiali di Ankara - le forze turche hanno ucciso 77 militanti curdi. Nei mesi scorsi, le organizzazioni indipendentiste curde hanno tentato di attirare l'attenzione internazionale sulla loro causa, dando vita a manifestazioni, in molti casi violente, in tutta Europa e in particolare in Germania, dove ora si teme una nuova ondata di attentati dopo i gravi disordini dei giorni scorsi. In Turchia la tensione è a livelli di guardia. Le elezioni sono un importante test per la premier Tansu Ciller. L'opposizione alla coalizione governativa, guidata per la prima volta nella storia del Paese da una donna, ha fatto di tutto per rendere questa scadenza una sorta di referendum sull'operato della premier. I suoi critici la ritengono responsabile del degrado dell'economia nazionale e hanno chiesto elezioni anticipate. La Ciller, 48 anni, diventata premier dopo aver conquistato nel giugno scorso la leadership del suo partito, il «Buon Cammino», ha ribadito di non aver alcuna intenzione di dimettersi e di voler continuare la sua battaglia contro il separatismo curdo e la crisi economica. E ha concentrato la sua campagna elettorale sulle pesanti misure di repressione messe in atto contro i curdi separatisti: «Ogni voto per me che metterete nell'urna sarà un proiettile contro il pkk». [e. st.] Una manifestazione di indipendentisti curdi in Germania [FOTO REUTFR)

Persone citate: Angelo Palego, Ciller, Tansu Ciller