«Qui non vogliamo vedere sceriffi»

«Qui non vogliamo veder© sceriffi» «Qui non vogliamo veder© sceriffi» Per il Comune è la zona «E6»: mille appartamenti Iacp costruiti 20 anni fa al confine delle Vallette. Qui abitano 4500 persone: palazzoni di 10 piani, disposti a semicerchio intorno alla chiesa di Sant'Ambrogio, che formano un quartiere nel quartiere. Tra un palazzo e l'altro fazzoletti di verde coperti di rifiuti; davanti al 18 di via Fiesole, dov'è cominciata la battaglia con la polizia, c'è un «vespino» cui hanno tolto le ruote, i fari, il manubrio. Poco più in là un centro sociale quasi sempre chiuso. Qui la gente non parla volentieri. Carmelo, che ha solo 11 anni, dice «chi parla è un infame». E' una pioggia di «non c'ero», «non ho visto», finché qualcuno accetta. «Va bene, ti spieghiamo cos'è successo, ma niente nomi». Sono contro la polizia. «Vogliono farla da padroni. Siamo stufi, prima o poi doveva succedere qualcosa». Spiegano che lavoro non ce n'è, e «si sta tutto il giorno sulle panchine». «I poliziotti vengono qui ogni giorno: ci chiedono i documenti, poi vogliono farci spifferare gli affari degli altri». Un ragazzo con il giubbotto di jeans: «Se uno dice che non sa niente i poliziotti lo accusano di fare il furbo, poi lo menano». Ecco la loro verità. «Hanno preso a calci quello che aveva la Y10.1 primi sono arrivati per far ragionare quei poliziotti. Quelli si sono messi a sparare, potevano ferire qualcuno. Per questo ci siamo mossi tutti. Loro alzavano i manganelli e noi contro, non si capiva più niente». Don Mario Canavesio è arrivato qui vent'anni fa, nel '73. Pochi giorni fa qualcuno gli ha bruciato l'auto, una R4: «Forse perché non ho dato soldi a un tossicodipendente». Conosce le famiglie una ad una, le ha contate poco alla volta con i battesimi e i matrimoni. Famiglie approdate a Torino nell'ultima ondata d'immigrazione: quando sono arrivati, molti non hanno trovato lavoro. «Sono venuti da 580 diversi paesi del Meridione, quasi tutti si arrangiano a lavorare come ambulanti. Gente che ti apre la porta volentieri per la benedizione dell'alloggio, ma la domenica in chiesa non si vede mai». Il parroco dice che «il 20 per cento abbandona la scuola prima della terza media, quasi nessuno arriva al diploma». «Quell'assalto alla polizia è frutto di un'irrazionalità di massa. Non dimentichiamo che la polizia è arrivata qui perché qualcuno del quartiere, quando ha visto rubare la Y10, ha chiamato il 113». [g. fav.] Nei palazzoni del quartiere «E6» abitano 4500 persone «Chi parla è un infame» Due giovani (sopra, da sinistra), Domenico Sorrenti e Vincenzo Giuffrè, sono accusati di aver aggredito gli agenti; qui a fianco il parroco don Mario Canavesio

Persone citate: Domenico Sorrenti, Mario Canavesio, Vincenzo Giuffrè

Luoghi citati: Torino