Silenzi-Casiraghi scintillle di bomber di Claudio Giacchino

Il Toro per un giorno dimentica i guai societari e pensa a guadagnarsi il visto per l'Europa Il Toro per un giorno dimentica i guai societari e pensa a guadagnarsi il visto per l'Europa Sileniì-Ccisiraghi, scintili© di bomber I due attaccanti ora si contendono una maglia azzurra per i Mondiali TORINO. Chi insegue l'ultimo posto Uefa rimasto libero e chi sogna di diventare, seppure a distanza abissale, il viccMilan arrivando secondo. Chi attende un presidente e chi, addirittura, ne ha uno (Cragnotti) che vuole solo fare il padrone delegando all'allenatore Zoff i grattacapi della gestione societaria. Chi ha venduto tutto il possibile per ritrovarsi sull'orlo del fallimento e chi ha comperato anche l'inimmaginabile senza, però, riuscire a vincere nulla. L'unico dato comune: hanno la stessa forza difensiva (la quarta della serie A) entrambe avendo subito 28 reti. Ecco, Toro-Lazio è tutto questo. Anzi, il duello offre anche qualcosina in più: lo scontro indiretto tra il centravanti della Nazionale, Casiraghi, e colui che potrebbe ancora soffiargli l'America, cioè Silenzi. Il laziale torna titolare in campionato grazie alla squalifica di Boksic e segna raramente, il granata ha saltato finora due sole partite e di gol ne ha fatti ben 15. Logica vorrebbe che presenze in campo e palloni spediti nella porta avversaria avessero da tempo messo la maglia dell'Italia sulle spalle del torinista, ma Sacchi la pensa in modo differente. In merito sarebbe interessante conoscere il parere di Silenzi, ma il Colosso tace. Ciarliero e di buon umore, invece, Mondonico: ne ha ben donde, da due anni a questa parte Lazio significa tre punti: 2 all'Olimpico e uno in casa. Soprattutto considerando la sconfitta dell'Inter a S. Siro contro il Genoa, un pareggio sarebbe oro per i granata, però l'Emiliano assicura che i suoi «vogliono vincere, sarebbe magistrale, un passo forse decisivo verso la qualificazione Uefa». Secondo il tecnico, per avere la certezza di giocare in Europa la prossima stagione bisogna mettere insieme ancora 7 punti, raggiungendo quota 36: cioè, fare quanto la Lazio ha già fatto. Tale considerazione e un'occhiata alla formazione torinista dimostrano che Fusi e compagni sono attesi da un impegno improbo: nel girone di ritorno, in virtù del risveglio di Signori, la Lazio ha preso a segnare a raffica (realizzati sinora 42 gol, il quarto attacco del campionato dopo Samp, Juve e Parma) e nelle ultime quattro domeniche ha conquistato 7 punti su 8. Dicevamo della formazione granata: rientrano Carbone, Venturin e Sordo, e schierare tre giocatori recuperati tutt'insieme è sempre un rischio, chissà se terranno per l'intera partita. D'altronde, Mondonico non ha scelta, l'infortunio patito da Mussi nell'allenamento di venerdì ha ridotto a sedici gli uomini disponibili (con Pastine in panchina andranno i difensori Sottil, Delli Carri, il centrocampista Sesia e la punta Pog¬ gi). «Con Silenzi, Francescoli e Carbone siamo una squadra d'attacco - spiega Mondonico -, una squadra spavalda. No, non impiegherò un marcatore in più per tener a bada Gascoigne: dell'inglese s'occuperà Venturin, sperando che sia poi Gazza a dover seguire "Ventura"». Ammesso che il Mondo non faccia pretattica, dovremmo davvero vedere un Toro votato all'offesa, con Annoni e Gregucci su Signori e Casiraghi: insomma, sull'attacco della Nazionale. Ha fatto cilecca a Stoccarda contro la Germania, e così ecco il condottiero granata sorridere: «Voglio in difesa un Toro tedesco, mi auguro che il Greg e Annoni abbiano visto per bene la partita dell'Italia di mercoledì». Toro-Lazio è anche la prima volta di Marchegiani e Cravero anti-granata al Delle Alpi. «Due ritorni graditi, i nostri ex portiere e ex libero sono amici che se ne sono andati malvolentieri, come chiunque debba lasciare questa maglia». Già, mister, anche lei se ne andrà malvolentieri? La risposta è un «si vedrà» sospirato. Intanto, oggi si vedrà se sugli spalti ci saranno i soliti quattro gatti o i tifosi si stringeranno attorno al Toro che spera in settimana di trovare un padrone e che ieri, vigilia elettorale, ha ricevuto la solidarietà del sindaco. Claudio Giacchino