In mostra i tesori del Kuwait

Arte a Firenze Arte a Firenze In mostra i tesori del Kuwait || FIRENZE J ERA un museo nazionale, a Kuwait City, e conteneva una delle maggiori collezio- Ini d'arte islamica, ricca di ventiduemila pezzi, raccolti in poco più di ventanni dallo sceicco Nasser Sabah al Sabah e da sua moglie Hussa. Un panorama completo, lungo dodici secoli ed esteso nelle diverse aree geografiche, che dal periodo di Maometto sino al 1800, quando si conclude l'epoca degli imperi, presentava reperti di quell'alto artigianato che è capace di esprimere opere di vera arte. La raccolta portava il nome di Dar al Athar al Islamiyya (Museo d'Arte Islamica) ed era stata inaugurata nel 1983. Sette anni dopo quando gli iracheni invasero il Kuwait, l'intera collezione fu trasportata a Baghdad. Quel che resta è stato restituito per ordine delle Nazioni Unite, ma non è ancora visibile. Una piccola parte della raccolta la più rappresentativa - al momento dell'invasione si trovava esposta aU'Hermitage di San Pietroburgo: 141 pezzi di alta oreficeria, terrecotte, vetri, tappeti, arazzi, due astrolabi, oggetti in rame che testimoniano le connessioni fra il mondo orientale e quello occidentale, le reciproche influenze, i motivi comuni, le anticipazioni. Questi pezzi, ai quali ne sono stati aggiunti altri 19 venuti direttamente dal Kuwait, sono esposti per due mesi, fino al 19 maggio, nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio, suddivisi secondo un ordine cronologico scandito in quattro grandi periodi, e visti secondo il criterio del mecenatismo che è all'origine della loro creazione. Il titolo dato alla rassegna, infatti, è Tesori del Kuwait. Arte islamica e mecenatismo. La scelta fiorentina non è casuale. Firenze - dopo Venezia - è la città italiana che, nella sua storia, ha avuto i più profondi legami con il mondo islamico. Le testimonianze di questo vivace scambio sono nelle collezioni conservate nel Museo del Bargello e nei testi dei suoi cronisti - Frescobaldi, Gucci - che, a partire dal '300, lasciarono descrizioni vivissime di città come II Cairo, Alessandria, Damasco. Lela Gatteschi

Persone citate: Frescobaldi, Gucci, Nasser