« Volevano uccidere Violante » di G. Bianconi

« «Decisione della Cupola». Scorta rafforzata per l'ex presidente dell'antimafia « Volevano uccidere Violante » Confidente rivela:pronta un'autobomba a Torino ROMA. La mafia vuole uccidere Luciano Violante, esponente di spicco del pds ed ex presidente della commissione parlamentare antimafia. Un confidente della polizia ha avvertito di aver saputo dell'arrivo, a Torino, di una macchina con l'esplosivo. L'attentato sarebbe stato programmato a cavallo delle elezioni, poco prima o poco dopo. E proprio con un'autobomba, come per la strage di via D'Amelio e gli attentati del '93 a Roma, Firenze e Milano. La protezione dell'on. Violante è stata subito rafforzata. Violante, che è candidato a Grugliasco (Torino), ha trascor- so la giornata di ieri nel suo collegio. L'informazione arrivata alla polizia è stata subito messa in relazione con quelle che da tempo sono in possesso di investigatori e magistrati: il progetto di Cosa nostra di eliminare il presidente dell'Antimafia. Una decisione presa dal vertice dell'organizzazione, sia esso ancora la «commissione» oppure quella sorta di «direttorio» composto dai latitanti «irriducibili» come Bernardo Provenzano, Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca, non a caso indicati come ideatori di almeno una delle ultime stragi, quella di via dei Georgofili a Firenze. Del resto le segnalazioni di progetti di attentati contro il presidente dell'Antimafia - così come sui vertici investigativi e delle procure distrettuali antimafia di Palermo e di altre città - si susseguono a ritmo continuo da più di un anno. G. Bianconi e F. La Licata A PAG. 2 Luciano Violante

Persone citate: Bernardo Provenzano, F. La Licata, Giovanni Brusca, Leoluca Bagarella, Luciano Violante

Luoghi citati: Firenze, Grugliasco, Milano, Roma, Torino