Pentito filma il volto del suo assassino di F. Albanese
Pentito filma il volto del suo assassino Catania, all'esecuzione ha assistito anche il cineoperatore al quale il boss affidava le confessioni Pentito filma il volto del suo assassino Ammazzato dal fratello, il delitto in una videocassetta CATANIA. Voleva pentirsi e sapeva per questo di dover morire. Ma anche da morto è riuscito a consegnare ai carabinieri il nome del suo carnefice, il cui volto è rimasto registrato in un video. Per gli investigatori i testimoni decisivi di questo delitto di mafia sono due: uno ò proprio lui, Enrico Incognito, 30 anni, boss di Bronte, la vittima, trovato ucciso a colpi di pistola nella sua abitazione, giovedì scorso. L'altro è una videocassetta con la registrazione della sequenza di morte. Nel film del suo assassinio Incognito pronuncia il nome dell'uomo che sta per ucciderlo: «No, Marcello no», sono le sue ultime parole mentre gli arriva un proiettile in faccia. E Marcello è il fratello, che adesso i carabinieri cercano assieme al padre Salvatore, 58 anni. Marcello Incognito, 29 anni, sarebbe stato «incaricato» di eliminare lo scomodo familiare, diventato ormai pericoloso per genitori e fratelli e per gli altri uomini della cosca. F. Albanese e C. Caccia A PAGINA 13
Persone citate: Enrico Incognito
Luoghi citati: Catania
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