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Guglielmo Teli abita ancora ci Prarostino Guglielmo Teli abita ancora ci Prarostino Un paese intero riscopre l'industria e i segreti della balestra «Puntiamo su un'arma antica per sostenere turismo e artigianato tipico». Mario Mauro, sindaco di Prarostino (mille abitanti sparsi in un'infinità di borgate alpine del Pinerolese) è impegnato, come i suoi compaesani, nei preparativi del decimo Torneo nazionale di tiro alla balestra antica, previsto a fine maggio. «Quindici balestrieri, 12 sbandieratrici (solo donne), 16 fra tamburini e trombettieri, 20 figuranti in costume e un centinaio di sostenitori. Quasi tutte le famiglie hanno qualcuno impegnato nell'attività della Compagnia dei balestrieri, ispirata a quella analoga costituita a Prarostino il 26 marzo 1388. Spiega Mario Mauro: «Grazie alla balestra è stato incrementato l'interesse turistico ed è stata riportata alla luce un'antica capacità artigianale. Come nel Medioevo, ogni balestriere costruisce da sé l'arma e le Usa noce o ciliegio per le parti in legno, ferro e acciaio per l'arco e le meccaniche di tiro. Poi collauda il tutto. L'arma deve sopportare le 1600 libre di potenza che si scaricano quando viene scoccato il dardo. «E' un mestiere "rubato" in Umbria e Toscana, che abbiamo perfezionato portando l'acciaio alla durezza di tempera ottimale e che adesso vogliamo sviluppare ulteriormente» racconta il sindaco. «Tutto ebbe inizio nel 1975, quando scoprii un'antica pergamena che invitava la gente in piazza per assistere alla "Gara del pappagallo". L'uccello, vivo, era il bersaglio di balestrieri che si contendevano premi ambiti, come, ad esempio, la riduzione delle tasse o delle corvè». La Compagnia comunale, regolata con statuto, era organizzata per la difesa del territorio e per la milizia a fianco dei frecce». I balestrieri di Prarostino costruiscono da soli e collaudano la propria arma Principi d'Acaja. montagna come il nostro. I due allenamenti settimanali e le trasferte in Italia e all'estero offrono non solo occasioni di incontro, ma anche di ricerca storica e di cultura», [a. tav.] «La Compagnia - conclude Mario Mauro - oggi offre invece un'occasione di aggregazione fra la nostra gente, fatto di non poco conto per un Comune di