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Con fantasia doppiava film porno Con fantasia doppiava film porno Gridolini e sospiri, ma arrivano le denunce Contro le stragi della tradizione di Pasqua metraggi, di recentissima produzione tedesca. Tutti decisamente spinti. I film erano nella fase del doppiaggio, poi sarebbero stati venduti (regolarmente) alle videoteche. Peyretti (che è stato denunciato) ha spiegato che l'acquisto dei film in Germania era avvenuto regolarmente: «Quelle poche cassette risultavano prive di marchio Siae proprio per questo». Ed ha poi denunciato la sostanziale confusione che affligge questa particolare branca del mercato cinematografico: «La pornografia in Italia è vietata dall'art. 528 del Codice penale, ma poi di fatto viene ampiamente tollerata, purché la proiezione dei filmati avvenga in luoghi privati e di fronte a spettatori maggiorenni. I film pornografici sono una ricchezza per lo Stato che incassa attraverso l'applicazione dell'Iva ed i diritti Siae. Si vive così sul precario, in attesa di una legge capace di regolare una materia difficile». In piazza Vittorio, Peyretti italianizzava così film di pornografia piuttosto spinta, riscrivendo i dialoghi, e soprattutto rititolando le pellicole: «L'impresa più difficile, perché occorre una certa fantasia...». Oltre alla «Antonelliana Cinematografica», che ha una posizione apparentemente piuttosto leggera (il doppiaggio dei film non può evidentemente costituire un reato), sono stati denunciati anche i titolari di due videoteche: Roberto De Angelis, 39 anni, della «Up Side Down» di corso Siracusa, che nascondeva 349 videocassette illegali e Giuseppe Ciccone, 36 anni,, della «Zebra Video» di via Galliari 27/A che ne aveva invece 220. Si aggiungono ad una mezza dozzina di altricommercianti, denunciati nei giorni scorsi per gli stessi reati, [a. con.] Un gruppo di giovani della Lega anti-vivisezione ha organizzato ieri pomeriggio, di fronte alla Gran Madre, una manifestazione contro il massacro di agnelli e capretti nel periodo pasquale. «E' vergognoso che ogni anno si arrivi ad uccidere un milione e mezzo di animali innocenti soltanto per onorare una stupida tradizione gastronomica» diceva il volantino distribuito dai ragazzi-pecora (con tanto di maschera e tutina di peluche) alla folla. Il momento più scenografico della protesta si è avuto quando gli animalisti hanno «lanciato» in cielo (grazie a un grappolo di palloncini colorati) un mega-striscione di dodici metri su cui campeggiava la scritta «Una Pasqua senza sangue». Al termine della manifestazione è stato distribuito un menù pasquale «alternativo» a base di portate vegetariane tipo «Campana di spinaci in bella vista». Urla, gridolini, sospiri. Anche quelli sono da «doppiare» in un film tedesco da introdurre sul mercato italiano. L'impresa risulta ovviamente un poco più difficile se la pellicola è di genere pornografico. Se non altro per l'abbondanza di suoni e rumori speciali e per l'uso di termini non sempre facilmente traducibili da una lingua all'altra. Ci riuscivano, pare benissimo, all'Antonelliana Cinematografica, una nota società di produzione di piazza Vittorio 3, con alle spalle una qualificata attività nella realizzazione di documentari, spot pubblicitari, telenovelas e videoclip. Qui i poliziotti della sezione amministrativa della questura hanno sorpreso il titolare, Michele Peyretti, 41 anni, strada Val Pattonera 146/16, che stava lavorando intorno ad 11 film ancora sui «master betacam» e su otto cassette Vhs contenenti altrettanti lungo¬

Persone citate: Giuseppe Ciccone, Michele Peyretti, Peyretti, Roberto De Angelis

Luoghi citati: Germania, Italia