Marini al Cagliari penseremo poi
Addio ufficiale a Bianchi Fonseca è vicino ai Milan Addio ufficiale a Bianchi Fonseca è vicino ai Milan Marini; al Cagliari penseremo poi «Dobbiamo far dimenticare il derby ai tifosi» NAPOLI. Un addio annunciato. Bianchi, da ieri, non è più consigliere tecnico del Napoli. La separazione consensuale è stata ufficializzata con uno scarno comunicato. Silenzio assoluto delle parti. Il Napoli del futuro, com'era presumibile visti i pessimi rapporti tra Gallo e Bianchi, farà a meno del tecnico del primo scudetto, ritornato a Napoli come allenatore di una salvezza ritenuta impossibile e poi portato alla dirigenza da Ferlaino. Il Napoli volta pagina. Si attende il sì delle banche al piano Gallo: dovrebbe arrivare giovedì. Martedì i componenti della nuova cordata si incontreranno per stabilire le quote azionarie e definire le cariche societarie. Si tracciano le linee programmatiche, con un occhio al calcio mercato. Persi l'allenatore Lippi e il preparatore atletico Ventrone, che passeranno alla Juventus, il club azzurro ha interpellato Cagni: cortese il no. Il tecnico si è già impegnato con il Piacenza. Sarebbero tre gli allenatori nel mirino: Guerini (Ancona), Perotti (Andria) e Rossi (Salernitana). La famiglia Gallo, punto focale della nuova società, non sembra intenzionata ad assumere un direttore generale, dagli altri soci invece fioccano proposte: c'è chi propenderebbe per un ritorno di Antonio Juliano, chi è convinto che il toccasana sarebbe Carmine Longo - l'ex manager del Cagliari - e chi come i fratelli Rivelli propone addirittura il grande ritorno di Diego Maradona. E la squadra? Fonseca è dato per certo al Milan, secondo alcuni per 16 miliardi, per altri su questa base: Gambaro, Raducioiu e Orlando in cambio della punta uruguaiana. In partenza da Napoli anche Thern e Ferrara. I Gallo, però, faranno di tutto per trattenere il capitano, corteggiato da Juventus e Lazio. Da definire, infine, le comproprietà di Pecchia, Bia e Buso. [v. r.) APPIANO GENTILE. La primavera non ha portato il sorriso tra i giocatori dell'Inter. Né solleva l'ambiente l'arrivo del presidente Pellegrini, sempre più scuro in volto: annuncia il rinvio a dopo la sfida Uefa con il Cagliari di ogni decisione per la cessione di Schillaci ai giapponesi dello Jubilo Iwata, che gli hanno rinnovato l'offerta di 3 milioni di dollari. Con disappunto di Totò che ribadisce la sua decisione di volersene andare subito. «Mi vogliono perché mi conoscono e hanno visto ai Mondiali quello che so fare. La mia non è una fuga: vado via senza rancore, né sono deluso dall'Inter alla quale per colpa degli infortuni ho potuto dare pochissimo». Poi Pellegrini invita al silenzio Bianchi, reo d'aver accusato Marini di averlo lasciato in panchina nonostante il suo bisogno di giocare. Top secret anche sul nome del prossimo allenatore: il ballottaggio si è ristretto a Trapattoni e Bianchi che ieri ha lasciato definitivamente Napoli. Così la vigilia dell'anticipo di oggi pomeriggio a San Siro con il Genoa trascorre nel più assoluto mutismo: nemmeno Sosa, che ha saltato il derby per infortunio ed è in ballottaggio con Schillaci, riesce a scuotere l'ambiente con le sue battute. I due olandesi se ne stanno in un angolo con le mogli e alcuni amici. Bergkamp: «Penso alla Uefa, che sento anche mia perché in questo torneo ho giocato abbastanza bene. Il Genoa? Torniamo a San Siro dopo la sconfitta nel derby e vogliamo offrire una soddisfazione ai tifosi. Cercherò di dare il massimo perché ho finalmente capito il calcio italiano e so come bisogna giocare». Oggi Jonk andrà in tribuna e giocherà Shalimov perché serve un centrocampista di sinistra per le contemporanee assenze di Fontolan, Berti e Dell'Anno. Marini non si accontenta di promesse vaghe: «All'Uefa e al Cagliari penseremo da stasera. Adesso dobbiamo concentrarci sul Genoa, dimenticando in primo luogo la sconfitta nel derby, del tutto immeritata. Ci vuole un risultato positivo per sistemare la classifica e caricarci per i prossimi scontri, quello europeo col Cagliari, certo, ma anche quello di sabato prossimo a Torino con la Juventus», [n. sor.] San Siro, ore 15 Inter: Zenga, Bergomi, M. Paganin, Manicone, Ferri, Battistini, A. Paganin, Orlando, Shalimov, Bergkamp, Sosa. 12 Abate, 13Nichetti, HMarazzini, 15 Dell'Anno, 16 Schillaci. Ali. Marini. Genoa: Tacconi, Torrente, Caricola, Petrescu, Galante, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Van't Schip, Skuhravy, Onorati. 12 Berti, 13 Lorenzini, 14 Cavallo, 15 Nappi, 16 Ciocci. Ali. Scoglio! Arbitro: Cinciripini
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