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Jean cauto Jean cauto Cè da lavorare ma si migliora SAN PAOLO DAL NOSTRO INVIATO Quando mancavano circa quattro minuti al termine delle prove, Jean Alesi è risalito dalla settima alla terza posizione con un bel giro tirato allo spasimo. Così una giornata che per la Ferrari si annunciava già piena di nuvole scure, si è almeno parzialmente rasserenata. Anche perché all'inizio della prove Berger era rimasto a piedi lungo la pista ed era tornato ai box sconsolato, dopo una lunga marcia: «La pressione dell'olio del cambio - ha raccontato -: non era a posto neppure durante la mattinata. Spero di recuperare nel secondo turno». «Sono contento - ha detto alla fine delle prove Alesi - per il piazzamento. Ma non voglio nascondere che le prestazioni delle nostre vetture lasciano a desiderare. Sottosterzo nelle curve lente, bilanciamento un po' troppo precario. C'è molto da lavorare. E' positivo tuttavia il fatto che ogni volta che ci sediamo intorno a un tavolo e controlliamo i dati sulle prove troviamo qualcosa di nuovo da fare e ci sono miglioramenti. Questo mi dà una certa fiducia, anche se tutte le modifiche necessarie non potranno arrivare in tempi brevissimi». Lo staff Ferrari al completo (con Todt, Bianchi, Barnard, Lombardi: per una volta i motori non sono stati messi sotto accusa, anzi tutti si dicono soddisfatti) ha seguito con attenzione le prove. Che sono state effettuate con la nuova benzina Agip, senza problemi. Un primo rimedio è stato trovato per il fondo piatto delle vetture: prima era staccato, in due pezzi, ora è incollato in uno solo e sembra garantire una maggiore rigidità. Certo, se si guardano con attenzione le 412 TI quando escono dalle curve, si nota uno scodinzolamento eccessivo, più adatto a una ballerina dell'Oba Oba che non a una monoposto di FI. E sarà opportuno che John Barnard, mago riconosciuto della FI, riesca al più presto, con un colpo di galleria del vento, a trasformarla in uno di quei treni della supervelocità che, viaggiando su binari, vanno fortissimo senza muoversi di un millimetro. [c. eh.]