lira salda volano export e Borsa di Valeria Sacchi

Bilancia commerciale record, l'Iseo vede rosa. Barucci ai ministeri: «Frenate le spese» Bilancia commerciale record, l'Iseo vede rosa. Barucci ai ministeri: «Frenate le spese» lira salda, volano export e Borsa L'incognita-elezioni non spaventa i mercati «Quest'Italia ci piace» I banchieri stranieri in coro «Proseguite sul risanamento» DOVE VA IL MADE IN ITALY L'Istituto per lo studio della congiuntura avverte invece che resta «estremamente precaria» la situazione sul mercato del lavoro, mentre l'inflazione ha continuato a crescere a ritmi moderati, con un aumento tendenziale del 4,2 per cento a marzo. Ma sul tema inflazione interviene il ministro del Tesoro. Barucci ritiene a rischio la riduzione del tasso medio di inflazione al 3,5 per il 1994. «La recente, rilevante, discesa dei tassi di interesse potrebbe attenuarsi e, al limite, arrestarsi», dice ancora Barucci in una circolare in cui invita i ministeri a tener a freno la spesa. Poi i mercati finanziari. Su quel Y 2 0 1 4 8 6 6 4 3 7 [I SALDI '93 RELATIVI Al PRINCIPALI PAESI, DATI IN MILIARDI DI LIRE] SALDO '93 +12.166 +3.108 +6.560 +3.341 +2-792 +3.647 +20.345 -1.137 -2.223 PAESI PAESI CEE FRANCIA GERMANIA REGNO UNITO PORTOGAILQ SPAGNA PAESI TERZI EFTA OPEC Ui CINA GIAPPONE PAI SALDO '92 •9.950 •1.491 ■5.384 +1.108 +2.746 +3.476 •2.724 ■2.953 •2.977 MILANO. I banchieri stranieri credono nelle privatizzazioni italiane, alle quali assicurano appoggi e mega-flussi di quattrini, e guardano a piazza Affari con interesse. Convinti che, sotto il profilo degli investimenti, l'Italia offra oggi le migliori prospettive. Non basta. Stimano che la lira sia sottovalutata e non temono più di tanto i prossimi risultati dell'urna. Sicuri che, qualunque sia il governo uscente, esso non possa che andare avanti per la stessa strada tracciata dal governo Ciampi. I tre banchieri ottimisti sono Klaus Wodsak, senior vicepresidente di Deutsche Bank, Charles Stonehill, manager di Morgan Stanley International e John Wallinger, vicepresidente di Warburg International. L'occasione: la presentazione del rapporti Irs sul mercato azionario 1994, un incontro cui hanno partecipato Giacomo Nardozzi, Giacomo Vaciago e Attilio Ventura. Ha osservato Wodsak: «Qualunque sia l'esito elettorale, vorrei ricordare che il governo Ciampi ha compiuto molti passi positivi sulla strada della riduzione del debito pubblico, e per rafforzare la fiducia degli investitori stranieri. Ne ricordo quattro: abolizione della scala mobile, una importante politica fiscale anti in¬ lo dei cambi la lira ha guadagnato decisamente terreno contro il dollaro, il cui cambio è sceso a 1653,22 lire, circa 14 in meno delle 1667,88 di giovedì. Rispetto al marco la nostra moneta è rimasta stabile: 994,12 al momento delle quotazioni di Bankitalia, ma 992,20 due ore dopo. La lira attende quindi il responso elettorale in una situazione abbastanza tranquilla, soprattutto se si considera il clima di generale indebolimento nei confronti del marco in cui si trovano tutte le principali monete. Per la lira, secondo gli operatori, gli elementi di incertezza legati alle elezioni sono già stati scontati dal mercato nei giorni scorsi. La Borsa, intanto, scommette sulla stabilità del nuovo governo e termina in rialzo l'ultima riunione prima del test elettorale: l'indice Comit ha raggiunto quota 669,73, con un guadagno dello 0,37 per cento. All'impennata hanno contribuito robustamente gli investitori stranieri. «La convinzione più diffusa, anche all'estero - commentano a Piazza Affari - è che qualunque schieramento vinca le elezioni non potrà fare a meno di proseguire sulla linea di risanamento impostata da Ciampi». Vanni Cornerò flazione, le privatizzazioni, il varo del sistema maggioritario». Il tasto delle privatizzazioni è stato il leit-motiv della mattinata. Anche a loro si deve se, ha chiarito Nardozzi, la Borsa italiana ha abbandonato il ruolo tradizionale di «trappola del sottosviluppo» per diventare adulta. «Tra gennaio ed ottobre 1993 il flusso netto di investimenti esteri in azioni italiane quotate ha raggiunto il livello di 1800 miliardi di lire, contro un valore negativo di 17 miliardi nel 1992» ha confermato Ventura. Wallinger ha sottolineato come le privatizzazioni abbiano creato anche in Italia quella «liquidità» necessaria per attirare gli investimenti esteri. Fino a poco tempo fa, «il paniere» di titoli italiani non era abbastanza interessante per attivare i grandi investitori. Ora è diverso, ora i mercati internazionali «credono» nel nostro futuro. Il solo Mercury Asset, fondo della Warburg (80 miliardi di dollari di raccolta) ha investito in Italia ben 1500 miliardi di lire nelle privatizzazioni. «Non c'è nessun mercato che prometta più dell'Italia» ha dichiarato Stonehill, il quale ha tuttavia lamentato i «tetti» azionari posti per le privatizzazioni dei gruppi industriali, tetti che viceversa hanno una loro precisa manda interna compensata dalle esportazioni solo a livello di specifici comparti, con flessione nella chimica di base e sostanziale tenuta nell'ausiliaristica e nella chimica fine. Non sono mancate sorprese positive - dichiara il panel di Federchimica - come il commercio estero: grazie alle performance delle esportazioni ( + 20% in valore e + 5% in termini reali) ed al contenimento delle importazioni ( + 6% in valore), il saldo com- merciale ha infatti segnato un significativo miglioramento, pari a 1700 miliardi di lire. La crescita delle esportazioni, molto diffusa tra le piccole e medie imprese, si è realizzata soprattutto fuori dall'Unione europea ( + 32%) dove si è passati ad un saldo positivo degli scambi commerciali. A livello europeo la produzione del settore chimico, al netto della farmaceutica, è scesa del 2% con flessioni diffuse in tutti i comparti. Il Paese più colpito è stato la Germania con un calo del 5% negli addetti ed una diminuzione nei profitti del 30%. Sul finire dell'anno la situazione congiunturale è andata però migliorando in quasi tutti i Paesi: scorte in calo, ordini in crescita e primi movimenti nei prezzi e nei margini. Quanto alle previsioni, per il 1994 si evidenzia una discreta crescita, ma a ritmo ancora ridotto: + 3% per la produzione Usa e +2% per quella euroi pea. [r. e. s.] Il ministro Paolo Baratta funzione nei settori finanziari. Le privatizzazioni bancarie hanno già suscitato grande interesse, ma nulla al confronto delle attese per le privatizzazioni dei grandi enti di servizio. Soprattutto se, ha insistito Stonehill, la «trasparenza del mercato verrà rafforzata, se partiranno i fondi pensione e se ci sarà la tutela delle minoranze, un fatto per noi importantissimo». Quanto a Deutsche, Wodsak ha ricordato i legami privilegiati, la forte presenza della banca tedesca in Italia. «Ci aspettiamo una crescita della Borsa italiana dell'8% nei prossimi sei mesi e del 16% in dodici mesi in valuta locale. Solo la Borsa tedesca e quella francese saliranno di più: rispettivamente del 28% e del 22% in dodici mesi». E anche per quanto riguarda il mercato obbligazionario Wodsak consiglia di puntare sull'Italia nel lungo termine. A poche ore dal voto, insomma, l'osservatorio estero rimanda su piazza Affari impressioni confortanti: nessun panico ma, anzi, la convinzione che nell'economia la rotta resterà quella tracciata dal governo Ciampi. E le privatizzazioni, tanto amate dagli stranieri, andranno avanti. Senza intoppi. Valeria Sacchi A sinistra Piero Barucci Sopra, Viezzoli Sotto, Benedini