Profumo di sogno

Profumo di sogno Profumo di sogno // cinema torna al costume LE SOIREES DEL CIRCOLO DELLA STAMPA LA NUOVA ARCA BAYREUTH. Ritorna il cinema in costume? Sembrerebbe proprio di sì. Oltre a «Voce regina» (pronto per il prossimo autunno), saranno in costume altri due attesi film italiani: «Con gli occhi chiusi» tratto dal racconto omonimo di Federigo Tozzi e diretto da Francesca Archibugi, e «La tregua», dal libro di Primo Levi con la regia di Francesco Rosi, la produzione di Pescarolo e Lucisano con partecipazione di Martin Scorsese. In linea con le ultime mode del cinema americano e francese, anche gli autori italiani sembrano ritrovare il gusto per un tipo di narrazione abbandonata da tempo: per tutti gli Anni 80 il film in costume è stato considerato un genere costoso e rischioso, accuratamente evitato dai produttori, lasciato semmai solo alle cure della tv. Dice Pescarolo: «Il costume non e più considerato un impedimento: si torna anzi a dare importanza alle storie e conta meno il modo con cui sono vestiti i protagonisti. E poi forse la gente è talmente agitata, talmente coinvolta dai fatti della cronaca quotidiana che, l'orse, vedendo un film in costume ha modo di rilassarsi, di sognare». E i successi confermano la tesi: si va da «Germinai» di Berri a «Lezioni di piano» di Jane Campion; da «A cena col diavolo» di Molinaro a «Quel che resta del giorno» di Ivory; da «L'età dell'innocenza» di Scorsese a «Molto rumore per nulla» di Bra- IL FILOSOFO DI C Dramma giocoso per musica in tre atti di B. Galuppi - Testo di C. Goldoni I CAMERISTI DELL'ORCHESTRA FILARMONICA DI TORINO Direttore Riccardo Serenelli TEATRO CARIGNANO Torino. 15 Aprile 94 - ore 21. Anche «A cena con il diavolo» rientra nel filone dei film in costume nagh. Gerard Corbiau, regista di «Voce regina», sostiene che «il cinema europeo è troppo naturalista», che «oggi lavorare sull'attualità vuol dire fare televisione e non cinema», che «le emozioni si possono provocare anche inserendole in un contesto completamente staccato dall'oggi». Aggiunge Corbiau: «11 passato mi attrae molto più del presente: liberandosi dal rapporto con l'attualità si possono evitare molto più facilmente i clichè. E il pubblico e stimolato a fantasticare, a evadere dai limiti della realtà in cui vive». Nel '90 sono stati due i film italiani che in qualche modo hanno aperto la strada del ritorno al racconto in costume: uno, ambientato nel Seicento, era «Il viaggio di Capitan Fracassa» e aveva la firma di un maestro del cinema come Ettore Scola; l'altro, collocato alla fine del Settecento, era «I divertimenti della vita privata», seconda opera della figlia d'arte Cristina Comencini. Quest'anno hanno interpretato la nuova tendenza Franco Zeffirelli con «Storia di una capinera», tratto dalla novella di Verga e Mauro Bolognini con «Casa Ricordi». f BIGLIETTERIA: SALONE LA STAMPA -v. Roma, 80 - tel. 65.68.334 MASCHIO - piazza Castello, 51 - tel. 54.27.22 A FAVORE FONDAZIONE SPECCHIO DEI TEMPI [f. e] La critica stronca il musical «New York Rock»

Luoghi citati: Bra, New York, Torino