Quel leone ha una faccia nota
Quel leone ha una faccia nota Quel leone ha una faccia nota L'ultimo Disney, pronto per l'estate passato settimane nel Serengeti e in altri parchi africani a osservare gli animali. Per poter riprodurre il modo in cui i leoni, le giraffe, le gazzelle si salutano, o sbadigliano, hanno tuttavia voluto nello studio alcuni esemplari veri. Come Pancho. «The lion king», primo film della Disney ispirato non a un classico della letteratura ma ideato interamente in casa, narra la storia di Simba, il figlio di King Mufasa, re della giungla. Il papà gli racconta del delicato equilibrio che tiene assieme tutti gli elementi della natura e lo prepara al giorno in cui a sedere sul trono di re sarà lui. Ma quel giorno non arriva, perché Scar, il Lo ha deciso il Tar Dall'una a «Fuori orario» su Raitre, nel silenzio preelettorale dei media perfido fratello di Mufasa, congiura per farlo uccidere e prendere il suo posto. Non solo. A Simba affranto per la perdita del papà fa credere che è stata colpa sua e gli ordina di andare in una terra lontana. Ma una bellissima leonessa assieme con un'apparizione del padre dal cielo convincono Simba, diventato adulto, che è arrivata l'ora di affrontare il suo destino. Il leone va allo scontro con lo zio Scar e, naturalmente, riconquista la corona di re. «Come in ogni film della Disney c'è una morale», dice Katzenberg, che adesso ha in braccio Sheila, una leoncina di un mese. «"La bella e la bestia" era Qui accanto James Earl Jones: presta la voce a «the King Lion» Disegni fedelissimi alla realtà: gli studi sono diventati uno zoo sul non farsi ingannare dalle apparenze, "Aladino" sull'imparare a essere se stessi. "The lion king" è sull'assumersi responsabilità, sul passaggio dall'infanzia alla maturità». «The lion king» è anche il primo film targato Disney in cui non c'è, tra i protagonisti, neanche un essere umano. Ma per disegnare i cartoni, altre a usare come modello gli animali veri Jean Renoir girò nel '36 «La vita è nostra», con la collaborazione di talenti quali Henri Cartier Bresson, Jacques Becker, Jean-Paul Le Chanois
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